Incontro Pisapia-Mdp, unione difficile. Bersaniani aprono a Si e Possibile
Spostare l’asse dell’esecutivo a sinistra e preparare coalizioni centrosinistra nelle regioni al voto 2018
Lunga riunione di Campo progressista alla presenza di Pisapia per preparare l’incontro con Mdp di oggi. Alle 10 Pisapia, Tabacci, Ferrara e altri esponenti di Cp varcheranno la sede di Articolo 1. “Atteggiamento costruttivo ma anche fermo, serve un chiarimento serio”, la premessa emersa con la consapevolezza che si tentera’ ogni strada per cercare un percorso comune. Un documento politico potrebbe essere divulgato al termine della riunione ma l’ex sindaco di Milano – riferiscono fonti parlamentari – andra’ al tavolo con Bersani, D’Alema, Speranza e gli altri membri del coordinamento di Mdp, con una serie di posizioni nette. Diversi i nodi da sciogliere. Il primo, l’atteggiamento nei confronti del Pd: si punta alla competizione con il partito del Nazareno ma “non e’ il nemico, dunque no ad un cartello anti-Renzi”. Il secondo, l’atteggiamento nei confronti del governo: all’esecutivo arriveranno richieste condivise con Mdp sulla legge di bilancio ma il negoziato – questa la linea – non dovra’ essere controllato solo dai gruppi parlamentari, nessuna delega e soprattutto nessuna intenzione di rompere a priori. Il terzo, chiarimento sulla leadership: l’avvocato milanese e’ disponibile ad avere l’onore e l’onere di guidare un nuovo progetto politico, ma oggi “vogliamo capire se e’ cambiato qualcosa” sottolinea uno degli esponenti di Campo progressista. Perche’ se Pisapia nei giorni scorsi aveva paventato addirittura un passo indietro, oggi e’ prevalsa – spiegano le stesse fonti – la determinazione a proseguire il lavoro portato avanti finora.[irp]
“Questi mesi – ha spiegato Pisapia ai presenti – ci hanno compattato, io andro’ avanti con il mio impegno”. Con l’auspicio che – ha sottolineato piu’ di un presente all’incontro – a prevalere sia una linea dialogante (tradotto, bersaniana) rispetto ad una direzione che potrebbe portare ad una rottura, ad esempio con l’esecutivo. Altro punto: chi fara’ parte di questo progetto? Nessun veto, ma l’intenzione e’ quella di realizzare un soggetto politico elettorale con chi ha intenzione di portare avanti una piattaforma di centrosinistra di governo, che non vuole arrendersi ne’ al listone del Pd ne’ al listino della sinistra radicale. Si guarda al futuro, con l’obiettivo di spostare l’asse dell’esecutivo a sinistra e di preparare coalizioni di centrosinistra nelle regioni che andranno al voto nel 2018. Una volta che questi nodi verranno sciolti si esamineranno gli aspetti organizzativi. E il primo punto all’ordine del giorno gia’ rischia di essere terreno di scontro. Perche’ Mdp punta tutte le proprie fiches sull’assemblea costituente di ottobre. Puntando a coinvolgere nella partita Sinistra italiana e Possibile. “Andiamo avanti comunque – spiega un esponente di Mdp -, contenti se Pisapia vorra’ prendere il treno con noi, il tema della leadership verra’ dopo, ovviamente lui e’ una delle personalita’ di spicco”.[irp]
Per i fuoriusciti dem lo schema delle coalizioni e delle eventuali primarie nel centrosinistra e’ saltato con l’orientamento del Pd di non mutare la legge elettorale. “E allora – la convinzione di un bersaniano – non potranno che unirsi a noi, non c’e’ altro spazio disponibile”. Ma Campo progressista frena sui tempi dell’Assemblea costituente. Sarebbe meglio tenerla piu’ avanti, ora e’ troppo presto. Piu’ utile se si facesse dopo le elezioni siciliane. Si capira’ oggi se l’asse tra Campo progressista e Mdp si rinsaldera’. La sensazione tra diversi fedelissimi di Pisapia e’ che ci si possa limitare ad una iniziativa comune in prospettiva elettorale, ma probabilmente non ci saranno altri passaggi in avanti per ora. E c’e’ anche chi teme che un ‘cartello elettorale’ possa sfaldarsi il giorno dopo il voto delle Politiche. Anche alla riunione di ieri diversi presenti hanno usato la parola ‘federazione’ ma si e’ deciso di non utilizzare una espressione simile che potrebbe arrecare danni in termini di comunicazioni. Tuttavia l’approdo ad una forza omogenea, cosi’ come auspicato durante la manifestazione di piazza Santi Apostoli a Roma a luglio, resta complicato anche se non impossibile. In ogni caso Pisapia, riferisce uno dei presenti all’incontro, ha sgombrato il campo dagli equivoci: andiamo avanti comunque, nessun passo indietro.[irp]