Incontro “a sorpresa” Zingaretti-Di Maio. Ma nel governo scoppia il caso Pisano

Incontro “a sorpresa” Zingaretti-Di Maio. Ma nel governo scoppia il caso Pisano
Paola Pisano
4 gennaio 2020

Incontro “a sorpresa” tra Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti per delineare i prossimi passi del governo e preparare la ‘verifica’ chiesta dal premier Giuseppe Conte. Ma proprio oggi per l’esecutivo scoppia una nuova “grana” per le parole della ministra dell’Innovazione Paola Pisano (M5s) sull’identità digitale. Stamani il capo politico del M5s e il segretario del Pd si sono visti a Palazzo Chigi. Un colloquio di 45 minuti, che si è svolto “in un clima molto positivo e costruttivo”, secondo quanto riferito in una nota congiunta. La “situazione politica generale” è stato al centro dell’incontro, che rappresenta “un primo confronto sul percorso da avviare per definire i prossimi obiettivi di governo”. Il 2020, infatti, porrà sul tavolo del governo fin da subito dei dossier molto delicati e complessi: Alitalia, Ilva, Autostrade, il nodo prescrizione, le autonomie, tra gli altri.

Con la complicazione delle tensioni interne ai pentastellati, tra uscite volontarie ed espulsioni. E un primo importante appuntamento elettorale con il voto regionale in Emilia-Romagna e Calabria. Proprio oggi, però, un nuovo fronte di polemica si è aperto nell’esecutivo. A far fibrillare le forze politiche sono state le parole della ministra pentastellata per l’Innovazione Paola Pisano. “L’identità digitale – ha spiegato su Twitter – sarà rilasciata dallo Stato e servirà a identificare il cittadino in modo univoco verso lo Stato stesso. In futuro, per aziende e cittadini che lo vorranno, potrebbe essere ulteriore sistema di autenticazione”. Un progetto che non piace per niente al Pd né ad Italia Viva. La deputata Dem Marianna Madia, ex ministra, si dice “molto perplessa” e chiede “un confronto urgente sulle scelte complessive del governo in materia di digitale e dati”. Durissimo il leader di Iv Matteo Renzi.

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“L’idea di fornire come Stato la password unica utilizzabile persino per i servizi privati – attacca – è inquietante prima ancora che sbagliata. Il ministro Pisano si preoccupi di attuare il piano già predisposto lanciato dai nostri governi con Diego Piacentini e Paolo Barberis sui temi dell`identità digitale fornendo un`unica app al cittadino per tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. E metta da parte strane idee stile Grande Fratello. Siamo un Paese in cui lo Stato deve fare meno, non controllare di più”. Da Italia viva arriva però l’ufficializzazione della posizione sul voto sull’autorizzazione a procedere per Matteo Salvini sul caso della nave Gregoretti, sgombrando il campo da ipotesi o congetture sulla tenuta della maggioranza. “Se il caso Gregoretti fosse sovrapponibile alla vicenda della Diciotti, noi di Italia Viva voteremo in coerenza con quanto fatto a febbraio”, ha annunciato Davide Farone, capogruppo Iv a Palazzo Madama. askanews

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