Affermando di aver arrestato 52 persone ancora in custodia di polizia per disturbo della quieta pubblica, la polizia metropolitana di Londra ha affermato di aver “ricevuto informazioni che indicavano che i manifestanti volevano interrompere la processione dell’incoronazione”. “Informazioni indicavano” inoltre “che le persone volevano tentare di vandalizzare i monumenti con la vernice, rompere le barriere e interrompere gli spostamenti ufficiali”, ha detto Scotland Yard. A molti è sembrata un’allusione alle azioni del movimento ambientalista “Just Stop Oil”, i cui attivisti sono stati arrestati; non spiega però esplicitamente l’arresto di anti monarchici i cui cartelli “Not my King” sono stati sequestrati.
Ciò non ha impedito a centinaia di simpatizzanti repubblicani di manifestare al passaggio del corteo reale, una presenza limitata ma inimmaginabile sotto Elisabetta II. Il comportamento della polizia, che oggi aveva dispiegato più di 11mila agenti, è stato criticato dalle organizzazioni per i diritti umani. Arriva pochi giorni dopo l’entrata in vigore accelerata di una controversa nuova legge che rafforza i poteri della polizia per contrastare le proteste. “Abbiamo il dovere di intervenire quando le manifestazioni diventano criminali e rischiano di causare gravi disagi”, ha affermato Karen Findlay, che ha coordinato l’operazione di polizia, citata nel comunicato stampa della polizia.