Indennità dei deputati arrestati non sarà sospesa
Ai deputati arrestati e a quelli sottoposti a procedura di decadenza per incompatibilità o ineleggibilità ai sensi della legge Severino la Camera continuerà a pagare l’indennità parlamentare fino a che saranno titolari del seggio. Lo ha stabilito l’ufficio di presidenza della Camera che a larga maggioranza, con il solo voto contrario dei tre rappresentanti grillini e l’astensione del rappresentante Fdi, ha respinto la richiesta di M5S di deliberare la previsione di una sospensione temporanea dello stipendio per chi viene arrestato o incompatibile a seguito di sentenza, fintanto che non si conclude il processo o si arriva alla pronuncia di decadenza.
L’ufficio di presidenza della Camera, presieduto da Laura Boldrini, ha accolto il parere contrario alla richiesta dei grillini formato dal collegio dei questori. I quali sono giunti alla conclusione che una eventuale sospensione dello stipendio ai deputati arrestati o incompatibili causa condanne può essere decisa solo con apposita legge e non con delibera dell’ufficio di presidenza o a carattere regolamentare. Contro il parere dei questori ha voluto mettere agli atti il suo dissenso il vicepresidente M5S della Camera Luigi Di Maio, sottolineando come la sospensione sia una provvedimento temporaneo e non definitivo. E come l’assenza di precedenti sottolineata dai questori non sia considerabile ostativa a una decisione della presidenza.