Per quasi quarant’anni, Kela Devi ha lavorato per un’elemosina nel villaggio dove viveva svuotando a mani nude i gabinetti delle famiglie delle caste superiori. Ma negli ultimi due anni la sua vita ha preso una svolta inattesa e improvvisa. Sta imparando a leggere e scrivere e ad aprire il suo primo conto in banca.Devi è una delle 21 donne del villaggio di Nekpur, nell’India settentrionale, aiutate da un’organizzazione umanitaria, la Sulabh International, a sfuggire dalla disperata situazione in cui si era avvitata la loro esistenza fornendo loro alloggio e un’educazione primaria.