Due uomini di 20 e 24 anni sono stati condannati a morte da un tribunale indiano per lo stupro collettivo di una bimba di 8 anni, che ha suscitato una viva emozione nel Paese e provocato manifestazioni di collera. La sentenza è una delle prime ad essere pronunciata in virtù di una nuova legge che prevede l’accelerazione dei procedimenti giudiziari e la pena di morte per lo stupro di bambini.
Al momento dei fatti, due mesi fa, folle di manifestanti erano scesi in strada al grido di “morte ai violentatori!” dopo l’aggressione della bambina, che è ancora in ospedale in condizioni critiche. I suoi carnefici l’avevano aspettata davanti alla sua scuola a Mandsaur, nello Stato di Madhya Pradesh (centro), dove il padre doveva andarla a prendere, prima di portarla in un luogo isolato dove l’hanno violentata provocandole una gravissima ferita al collo, e abbandonandola perchè creduta morta. La bambina è stata salvata da degli abitanti della zona che l’hanno portata d’urgenza all’ospedale. A seguito delle proteste riguardo precedenti casi simili, l’India ha reso lo stupro di un bambino fino ad otto anni punibile con la pena capitale.
