India, udienza Corte suprema sulla richiesta di libertà provvisoria
L’infinita storia dei nostri marò. Latorre chiede altri 4 mesi in Italia, mentre Girone punta a rientrare nel nostro Paese
Domani la Corte suprema indiana esaminerà la richiesta presentata da Massimilano Latorre e Salvatore Girone, i due marò accusati in India di aver ucciso due pescatori durante un’operazione anti-pirateria, per attenuare le loro condizioni di libertà dietro cauzione. E’ quanto riporta oggi il sito indiano Dna, ricordando che i due fucilieri ottennero la libertà su cauzione dall’alta corte del Kerala e la Corte suprema ordinò poi loro di rimanere in India.
Latorre si trova in Italia dal 13 settembre scorso per cure mediche e il suo rientro in India è fissato per il prossimo 13 gennaio. Nella sua richiesta, secondo quanto riportato dal sito indiano, il fuciliere ha chiesto una proroga di quattro mesi della sua permanenza in Italia per poter sottoporsi a un intervento chirurgico e portare avanti cure e riabilitazione. In una domanda separata, Girone ha invece evidenziato le rispercussioni psicologiche della sua assenza sui suoi figli, chiedendo alla Corte di allentare le condizioni di libertà provvisoria, consentendogli così di recarsi in Italia.