Informativa antimafia sospesa. Lo ha deciso il Cga in favore di una società di Favara (Ag) che si occupa, con 15 dipendenti, di produzione di carpenteria metallica. Adesso, per effetto di questo pronunciamento, la Prefettura di Agrigento dovrà provvedere ad iscrivere la società nella cosiddetta “white list”, ossia nell’elenco delle imprese non soggette ad infiltrazione mafiosa.
Nel 2013 la società favarese aveva richiesto alla Prefettura di Agrigento l’iscrizione nella cosiddetta “white list”. E per sollecitarla, il legale rappresentante si era anche incatenò davanti la Prefettura che, però, rigettò la richiesta sulla base di un’informativa antimafia. L’informativa si fondava esclusivamente su un presunto collegamento tra la società richiedente ed un’altra a sua volta destinataria di un’informativa prefettizia antimafia. L’allora contestato collegamento sarebbe stato rappresentato dalla circostanza che il direttore tecnico della società richiedente l’iscrizione nella “white list”, era proprietario anche di quote dell’altra società già destinataria di informativa antimafia. La società che voleva iscriversi nella “white list” – tramite i propri avvocati: Girolamo Rubino e Leonardo Cucchiara – ha proposto un ricorso giurisdizionale per l’annullamento, previa sospensione, sia dell’informativa antimafia, sia del diniego di iscrizione alla “white list”. Il Cga – presidente Claudio Zucchelli, relatore il consigliere Carlo Modica de Mohac – ha accolto la richiesta di sospensione cautelare dell’efficacia dei provvedimenti impugnati.