Infrastrutture, il governo Draghi accelera su sblocco 57 opere per 83 miliardi
Giovannini ha nominato 29 commissari straordinari per dare il via ai cantieri VIDEO
Il Governo accelera sullo sblocco di 57 opere rimaste fino a ora impigliate nella rete della burocrazia. Il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, ha infatti nominato 29 commissari straordinari che potranno assumere ogni determinazione necessaria per l’avvio o la prosecuzione dei lavori anche sospesi. I commissari agiranno in funzione di vera e propria stazione appaltante, operando in deroga al Codice degli appalti. Le opere da sbloccare hanno un costo stimato di circa 83 miliardi, di cui circa il 44% al Sud, con la creazione di 100 mila posti di lavoro al 2025. La parte del leone la fanno le opere ferroviarie, che sono 16, seguite da quelle stradali (14) e dai presidi di pubblica sicurezza (12). Seguono poi le infrastrutture idriche (11), le infrastrutture portuali (3) e un’infrastruttura per il trasporto rapido di massa, ovvero la linea C della metropolitana di Roma.
Tra le opere ferroviarie, spiccano la linea ad Alta velocità Brescia-Verona-Padova, il potenziamento della linea Roma-Pescara e la linea ad Alta velocità Palermo-Catania-Messina, oltre al completamento delle opere relative alla tratta ad Alta velocità Napoli-Bari. Per le opere stradali, figurano invece i lavori per la statale Ionica 106, la Salaria e l’Adriatica. Tra i commissari straordinari nominati dal Mims figurano l’attuale amministratore delegato di Anas, Massimo Simonini, per i lavori sulla statale 106 Ionica e la E78 Grosseto-Fano e l’ex amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, per la linea C della metropolitana di Roma, oltre all’attuale ad della società del gruppo Fs, Vera Fiorani, nominata commissaria per quattro opere.
“E` un passo importante per il rilancio delle opere pubbliche in Italia. Si tratta di infrastrutture attese da tempo da cittadini e imprese, in gran parte già finanziate – ha commentato Giovannini -. L`attuazione delle opere commissariate determinerà anche importanti ricadute economiche e occupazionali. Considerato che una parte significativa delle opere è localizzata al Sud, ci aspettiamo impatti positivi in termini di riduzione del gap infrastrutturale tra i territori del nostro Paese. In due mesi abbiamo completato un processo che era fermo da tempo, ma ora occorre procedere velocemente all`attuazione dei cronoprogrammi e a tal fine intendo incontrare al più presto i commissari. Il Ministero monitorerà trimestralmente la realizzazione delle diverse fasi, così da rimuovere tempestivamente eventuali ostacoli”.