In una lettera sottoposta alla firma degli altri eurodeputati il 27 settembre scorso, e indirizzata al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, l’europarlamentare olandese Marietje Schaake (Alleanza liberaldemocratica) ha espresso preoccupazione per la nomina di Marcello Foa a presidente della Rai, sottolineando che “a quanto è stato riportato”, “è un regolare collaboratore degli strumenti della propaganda russa, Russia Today e Sputnik, e ha spesso ha spesso condiviso informazioni online che possono essere qualificate come ‘disinformazione’ secondo il Codice di condotta sulla disinformazione”, che era stato adottato dalla Commissione europea il giorno prima, 26 settembre.
La Schaake riconosce comunque “la sovranità del Parlamento italiano”, che afferma di “rispettare pienamente” nella scelta “di chiunque consideri adatto a questa nomina”. Sempre il 26 settembre, il caso Foa era stato sollevato da due articoli di importanti organi di stampa anglosassone, l’agenzia Reuters e il quotidiano The Guardian. L’eurodeputata olandese chiede a Tajani di sollevare il caso durante il tradizionale intervento con cui il presidente dell’Europarlamento apre i lavori del Consiglio europeo dei capi di Stato e di governo dell’Ue, e di farlo al prossimo vertice previsto a Bruxelles il 17 ottobre.
Nella lettera, Schaake chiede “in che modo questa nomina possa essere in linea con gli sforzi del Consiglio europeo per creare una risposta coordinata dell’Ue alla sfida della disinformazione, come sottolineato nelle conclusioni del Consiglio del 28 giugno 2018”, e chiede inoltre di sapere “come il Consiglio garantirà che i suoi sforzi per contrastare la disinformazione non siano limitati solo alle piattaforme online, ma includano anche i mezzi d’informazione tradizionali e le emittenti”. La lettera, in attesa di raccogliere le firme, non è ancora stata recapitata ufficialmente a Tajani, secondo quanto affermano fonti della presidenza dell’Europarlamento. askanews
