E’ iniziato il suo viaggio in Terra Santa

Papa Francesco è atterrato in mattinata all’aeroporto internazionale di Amman, in Giordania. Inizia così il suo viaggio in Terra Santa. Giunto al Palazzo Reale, è stato accolto dal re Abdullah e dalla affascinante regina Rania (che indossava un abito bianco e nero). Dopo il saluto militare, i sovrani hanno presentato al Pontefice i loro 4 figli. L’incontro è avvenuto in una sala dove Francesco e la famiglia reale hanno preso posto su poltrone e divani per una breve conversazione molto cordiale. Al re Abdullah di Giordania, il Pontefice ha rivolto le seguenti parole: “Lei è noto come uomo di pace, è artefice della pace, grazie!”. Poi la messa di Papa Francesco allo stadio di Amman, nel primo giorno della sua visita in Terra Santa. Durante la celebrazione il Pontefice ha rivolto un saluto ai rifugiati cristiani siriani, palestinesi e iracheni. “Abbraccio tutti voi: il patriarca, i fratelli vescovi, i sacerdoti, le persone consacrate, i fedeli laici, i tanti bambini che oggi ricevono la prima comunione e i loro familiari”, ha detto. “Il mio cuore si rivolge anche ai numerosi rifugiati cristiani provenienti dalla Palestina, dalla Siria e dall’Iraq: portate alle vostre famiglie e comunità il mio saluto e la mia vicinanza”.

Il Papa ha quindi elogiato la Giordania per l’assistenza che offre ai rifugiati della Siria, paese dove il conflitto “dura da troppo tempo” e necessita, ora, di una “soluzione pacifica” con il sostegno della comunità internazionale. E poi ha rivolto “un saluto carico di affetto alle comunità cristiane che, presenti nel Paese fin dall’età apostolica, offrono il loro contributo per il bene comune della società nella quale sono pienamente inserite”. “Pur essendo oggi numericamente minoritarie – ha proseguito Bergoglio – esse hanno modo di svolgere una qualificata e apprezzata azione in campo educativo e sanitario, mediante scuole ed ospedali, e possono professare con tranquillità la loro fede, nel rispetto della libertà religiosa, che è un fondamentale diritto umano e che auspico vivamente venga tenuto in grande considerazione in ogni parte del Medio Oriente e del mondo intero”.

“Esso – ha affermato ancora il Papa citando l’esortazione apostolica Ecclesia in Medio Oriente di Benedetto XVI – ‘comporta sia la libertà individuale e collettiva di seguire la propria coscienza in materia religiosa, sia la libertà di culto à la libertà di scegliere la religione che si crede essere vera e di manifestare pubblicamente la propria credenza’. I cristiani si sentono e sono cittadini a pieno titolo ed intendono contribuire alla costruzione della società insieme ai loro concittadini musulmani, offrendo il proprio specifico apporto”. Nel suo viaggio, che terminerà lunedì, il Papa farà tappa anche in Palestina e in Israele.

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