E’ iniziato il post Casaleggio, timone al direttorio Cinquestelle
LA NOTA Il vero punto interrogativo resta sulla strategia politica, di cui Gianroberto era il principale referente di Alberto Di Majo
di Alberto Di Majo
Gianroberto Casaleggio avrebbe voluto così: niente cerimonie istituzionali, niente ipocrisie e gli attivisti del MoVimento determinati ad andare avanti. Lo voleva talmente tanto da disporre la messa on line della piattaforma “Rousseau”, quella che collegherà iscritti al MoVimento e rappresentanti nelle istituzioni. A questo teneva Casaleggio, che la battaglia per la democrazia diretta che ha immaginato per molti anni non si fermasse. Ecco perché ieri i principali esponenti del MoVimento hanno ribadito il loro impegno: “Non molliamo di un millimetro”. L’hanno scritto su Facebook Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista proprio nel giorno in cui si sono recati, insieme con Beppe Grillo, alla camera ardente allestita all’Istituto Auxologico di Milano, dove Casaleggio è stato ricoverato per alcuni giorni prima di morire. Questa mattina ci saranno i funerali del cofondatore del MoVimento 5 Stelle nella chiesa di Santa Maria delle Grazie. A questo punto nel “non partito” l’imperativo è reagire. Anche per questo ieri Alessandro Di Battista è andato a Siena per partecipare a un incontro con i risparmiatori penalizzati dal dl banche. Poi lunedì ci sarà la prima riunione congiunta dei parlamentari. Potrebbe partecipare anche Beppe Grillo. Il comico genovese ha fatto “un passo di lato” alcuni mesi fa e, ovviamente, non potrà certo occuparsi della gestione quotidiana del MoVimento.
Tuttavia avrebbe più volte confermato agli attivisti la disponibilità a partecipare ai prossimi incontri. C’è anche chi ha proposto un “conclave” come quello che si tenne nel 2013 a Tragliata, in un agriturismo alle porte di Roma, quando Grillo riunì i parlamentari a porte chiuse e senza diretta streaming per compattare le fila dei 5 Stelle dopo le tensioni provocate dall’eventualità di un accordo con gli altri partiti. Inevitabilmente, la domanda che si pongono in tanti è cosa succederà ora? Nessuna “successione”, come ha ricostruito qualche cronista confortato dall’incontro ieri a Milano tra Luigi Di Maio, forse il più autorevole esponente del MoVimento, e Davide Casaleggio, il figlio di Gianroberto. Sarà molto difficile che quest’ultimo possa prendere le redini: è un tecnico, informatico, laureato alla Bocconi, specializzato nell’e-commerce e nelle strategie di Rete. Continuerà a gestire il blog, probabilmente ne discuterà anche i contenuti con il comico genovese. Ma sul versante politico dovrebbe agire il direttorio: Di Maio, Di Battista, Fico, Sibilia e la Ruocco. Probabilmente sarà ampliata la collegialità delle decisioni. Il vero punto interrogativo resta sulla strategia politica, di cui Gianroberto era il principale referente. A ricordare il guru del M5S sul blog è stato Dario Fo. “Ci sono uomini che campano la propria vita e poi se ne vanno senza lasciare nessun segno del proprio trascorso. Altri invece al momento della dipartita lasciano un solco profondo nella memoria di ognuno. Questo è il caso di Gianroberto Casaleggio” ha scritto il premio Nobel.