“Insulta gli italiani con un cliché”: tempesta all’Eurovision per “Tiramisù remix” di Tommy Cash
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Tommy Cash
Mentre l’Italia celebrava il trionfo di Olly al Festival di Sanremo 2025, dall’Estonia arrivava una notizia che ha scatenato un acceso dibattito: la vittoria di Tommy Cash all’Eesti Laul, il contest nazionale che decreta il rappresentante del Paese baltico all’Eurovision Song Contest. Il brano vincitore, “Espresso Macchiato”, ha rapidamente conquistato l’attenzione del pubblico non solo per il suo sound innovativo, ma anche per il testo e il video, diventati virali in poche ore. Tuttavia, non sono mancate le polemiche, soprattutto in Italia, dove il testo della canzone è stato accusato di perpetuare stereotipi offensivi.
Il brano e i suoi contenuti
Tommy Cash, pseudonimo di Tomas Tammemets, è uno dei rapper più popolari in Estonia. Con una carriera iniziata nel 2012, l’artista ha sempre fatto della provocazione e dell’ironia il suo marchio di fabbrica. “Espresso Macchiato” non fa eccezione: il brano mescola italiano e inglese in modo volutamente maccheronico, strizzando l’occhio a una serie di cliché legati all’Italia. Tra caffè, limoni, spaghetti e riferimenti alla mafia, il testo dipinge un’immagine dell’Italia che ha fatto storcere il naso a molti.
Il video, altrettanto provocatorio, amplifica questi stereotipi, mostrando immagini che vanno dai classici tavolini dei bar italiani a scene che richiamano l’ostentazione del lusso e la criminalità organizzata. Una rappresentazione che, secondo alcuni, rischia di ridurre l’Italia a una caricatura.
Le reazioni in Italia
La scelta dell’Estonia ha suscitato un’ondata di indignazione in Italia, con numerose critiche provenienti sia dai cittadini che dai media. In particolare, il Codacons (Coordinamento delle Associazioni per la Difesa dell’Ambiente e dei Diritti degli Utenti e dei Consumatori) ha deciso di intervenire formalmente, presentando un ricorso all’European Broadcasting Union (EBU), l’organizzazione che gestisce l’Eurovision Song Contest.
“Ferma restando la libertà di espressione artistica che deve caratterizzare eventi come l’Eurovision”, ha dichiarato il Codacons, “non possiamo non sollevare dubbi circa l’opportunità di far partecipare, in una gara seguitissima dal pubblico di tutto il mondo, un brano che risulta offensivo per una pluralità di soggetti”. L’associazione ha sottolineato come il testo della canzone associ l’Italia e gli italiani a stereotipi legati al caffè, agli spaghetti e, soprattutto, alla mafia, trasmettendo un’immagine distorta e potenzialmente dannosa per la reputazione del Paese.
La posizione del Codacons
Il Codacons ha paragonato la situazione ad altre controversie legate a testi di canzoni considerati sessisti o offensivi verso determinate categorie. “Giustamente, vanno contrastate le canzoni dei rapper con testi sessisti e offensivi verso le donne”, ha affermato l’associazione. “Ci si domanda se, in base allo stesso criterio, sia opportuno far partecipare all’Eurovision un brano che offende un Paese e un’intera comunità, rischiando di trasmettere messaggi errati che danneggiano la reputazione di una nazione e dei suoi abitanti”.
Per questo motivo, il Codacons ha chiesto all’EBU di valutare misure come l’eventuale esclusione di “Espresso Macchiato” dalla competizione, in programma a Basilea dal 13 al 17 maggio 2025.
Libertà artistica vs. responsabilità sociale
La polemica sollevata da “Espresso Macchiato” riaccende il dibattito sul delicato equilibrio tra libertà artistica e responsabilità sociale. Da un lato, c’è chi sostiene che l’Eurovision sia da sempre un palcoscenico per la sperimentazione e la provocazione, dove l’arte può esprimersi senza censure. Dall’altro, c’è chi ritiene che, in un contesto globale come quello dell’Eurovision, sia necessario prestare attenzione ai messaggi veicolati, soprattutto quando rischiano di offendere intere comunità o nazioni.
Tommy Cash, dal canto suo, non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla controversia. Tuttavia, considerando il suo stile provocatorio, è probabile che l’artista abbia voluto giocare consapevolmente con gli stereotipi, forse con l’intento di stimolare una riflessione critica. Resta da vedere se l’EBU deciderà di intervenire o se lascerà che sia il pubblico a giudicare il brano durante la competizione.
Intanto, “Espresso Macchiato” continua a far parlare di sé, dimostrando ancora una volta come l’Eurovision non sia solo una competizione musicale, ma anche un terreno di scontro culturale e sociale.