Insulti tra Grillo e Orfini: “L’hanno beccato”. La replica: “Fai schifo”

Insulti tra Grillo e Orfini: “L’hanno beccato”. La replica: “Fai schifo”
8 giugno 2016

di Enzo Marino

La foto sul profilo Facebook di Beppe Grillo ritrae il presidente del Pd con casualmente una volante della Polizia dietro di lui. Il titolo recita così: “Ultim’ora. A Roma crolla tutto. Hanno beccato Orfini, ci sono le immagini. Ecco cosa faceva…”. E poi il link al blog del leader Cinque Stelle. Dove però non c’è traccia di arresti, inchieste o comportamenti infamanti per l’esponente Dem. Le accuse infatti sono tutte politiche, con un elenco di affermazioni di Orfini poi corrette o contraddette da altre dichiarazioni dello stesso deputato. Che risponde durissimamente: “E’ un classico caso di click baiting: si inventa un titolo ‘scandalistico’ per fregare i lettori e fargli aprire il link (che ovviamente non ha nulla a che fare con il titolo che è semplicemente un falso). Di fatto è una piccola truffa. Anche un po’ squallida. La cosa più triste è che lo fa per soldi. A me fa schifo”.

Ma cosa scrive il blog di Grillo su Orfini? Il titolo è diverso dal richiamo su Facebook, ed è sicuramente attinente al testo: “Matteo Orfini, detto il coerente”. Ovvero “il presidente del Pd, e le sue dichiarazioni sul voto a Roma. Ieri e oggi. Tutto da ridere”.comunali a Roma: “Orfini ieri: Il Movimento 5 Stelle a Roma non arriva neanche al ballottaggio. Orfini oggi: A Roma è chiaro che siamo andati peggio dell’altra volta, e questo era anche prevedibile”. Ancora: “Orfini ieri: Noi convolti in Mafia Capitale? Assolutamente no! Orfini oggi: Veniamo da Mafia Capitale, in cui il Partito Democratico è stato evidentemente coinvolto come dicono le vicende giudiziarie”. E poi: “Orfini ieri: Ignazio Marino non deve dimettersi. Deve andare avanti.

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Orfini oggi: Non ci applaudivano per i risultati amministrativi dei due anni di giunta Marino, una vicenda amministrativa non certo eccellente”. Questioni su cui Orfini non risponde, attaccando invece Grillo perchè “uno si abitua a tutto: ai troll, alla violenza verbale, alle minacce, agli insulti”, scrive Orfini, ma “a volte davvero si esagera. Il punto è il “click baiting”, letteralmente “esca per i click”: “Grillo oggi lo fa con me, qualche giorno fa aveva fatto di peggio, usando la strage di Capaci. La cosa più triste è che lo fa per soldi. Perché a questo serve il ‘click baiting’: più contatti, più pubblicità, più soldi. Il leader di uno dei principali partiti del paese usa i mezzi più squallidi e truffaldini per lucrare qualche spicciolo su battaglie che dovrebbero essere politiche. E così strumentalizza e sfrutta per il suo interesse personale anche quelli che credono in lui. A me fa schifo. E penso che la politica sia un’altra cosa. Più bella e più vera”.

Un’opinione che trova spazio in molti commenti sul profilo Facebook di Grillo, da parte di utenti che si professano grillini: “Cosa caxxo c’entra il titolo con l’articolo? Crolla cosa? Lo hanno beccato a fare cosa? Fate informazione social falsa e di livello bassissimo solo per avere letture a like facili, sembrate il Tg4 di Fede, fate perdere di credibilità il blog e tutto il M5S!”, scrive Alessio. “Con tutto il rispetto e la gratitudine per quello che hai fatto e che fai… ma te lo devo dire Beppe: “che titoli del cazzo”… ai livelli di Eva 2000 o altri giornalini di gossip…”, scrive anche Massimiliano. O infine Salvatore: “Comunicato a chi gestisce il blog: che facciamo??? iniziamo a raccontare le bugie o a prendere per il culo le persone anche noi? Mi spieghi che caspita c’entra il titolo con il contenuto? Mi conforta sapere che non sono l’unico a pensarla in questa maniera, questo blog rischia di diventare controproducente per il movimento”.

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