Agenti cinesi hanno intensificato i loro sforzi per influenzare la prossima amministrazione Usa del presidente eletto Joe Biden. Ne è convinto William Evanina, capo del settore controspionaggio dell’ufficio del Direttore della sicurezza nazionale Usa, sostenendo che gli sforzi cinesi si stanno concentrando anche su persone vicine alla squadra del presidente eletto. Evanina, in un convegno virtuale dell’Aspen Institute, ha parlato di una campagna d’influenza “agli steroidi”. Intanto il dipartimento della giustizia ha annunciato che “oltre mille” sospetti agenti cinesi hanno lasciato gli Usa.
Secondo Evanina, la Cina ha tentato di interferire nello sviluppo dei vaccini americani contro il coronavirus e nelle recenti elezioni. “Abbiamo visto, come avevamo programmato e previsto, che la Cina sta reindirizzando la sua campagna d’influenza sulla nuova amministrazione” ha aggiunto. “E quando lo dico, quell’influenza straniera malevola, quella influenza diplomatica potenziata, agli steroidi, cominciamo a vederla non solo sulla gente che sta iniziando la nuova amministrazione, ma anche alla gente che circonda quelle persone”. “E’ un’area in cui avremo molta cura nel fare in modo che la nuova amministrazione capisca quella influenza, qual è il suo aspetto, il suo gusto2.
Anche i leader della Commissione per l’Intelligence del Senato americano hanno messo in guardia l’amministrazione da nuove minacce cinesi alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. “Il Partito Comunista Cinese non si fermerà davanti a nulla pur di esercitare il suo dominio globale. L’infiltrazione di Pechino nella società americana è stata deliberata e insidiosa poiché usano ogni strumento di influenza disponibile per accelerare la loro ascesa a spese dell’America”, hanno scritto venerdì, in una dichiarazione congiunta, presidente della commissione, il repubblicano Marco Rubio e il vicepresidente, il democratico Mark Warner.
“Non staremo a guardare mentre il Partito Comunista Cinese tenta di minare la nostra sicurezza economica e nazionale”, hanno detto Rubio e Warner. “Il messaggio a Pechino e al mondo è che il comportamento della Cina non sarà tollerato e sarà contestato, in stretta collaborazione con i nostri alleati e partner”. Le relazioni tra Washington e Pechino sono diventate più tese negli ultimi quattro anni, poiché l’amministrazione Trump ha preso di mira le minacce cinesi alla tecnologia e alla proprietà intellettuale statunitensi, imponendo tariffe e dazi.