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Inter e Milan hanno presentato progetto fattibilità nuovo S. Siro

Inter e Milan hanno presentato al Comune di Milano il “Progetto di Fattibilità Tecnico Economica” per la costruzione di un nuovo stadio da circa 60.000 posti nei pressi del Meazza. Il nuovo impianto fa parte di un progetto immobiliare più ampio che prevede investimenti privati per oltre 1,2 miliardi di euro. Si tratta del primo passo ufficiale da parte dei club per avviare un percorso condiviso verso la costruzione, nell’area di San Siro, di un distretto multifunzionale intorno a al nuovo impianto sportivo in linea con i più elevati standard internazionali.

Quello depositato è un documento di pianificazione urbanistica dell’area che comprende ipotesi di funzioni senza alcuna definizione architettonica. Un progetto che propone la realizzazione del nuovo stadio e del distretto multifunzionale, dedicato allo sport, all’intrattenimento, allo shopping e al divertimento. Gli investimenti sarebbero sostenuti dalle due squadre, a fronte della concessione di un diritto di superficie a 90 anni, da assegnarsi tramite gara pubblica, per la quale i due club, in qualità di proponenti, avranno un diritto di prelazione. Obiettivo della domanda presentata oggi è quello chiedere la dichiarazione di pubblico interesse da parte del Comune di Milano, proprietario del Meazza.

Solo successivamente i club potranno procedere alla predisposizione di un progetto definitivo completo in tutti i suoi aspetti architettonici. Le squadre intenderebbero a quel punto avviare una selezione che coinvolgerebbe i migliori architetti internazionali specializzati in infrastrutture sportive. Parallelamente all’iter autorizzativo, i club vogliono avviare un dialogo con il territorio, in particolare nel quartiere San Siro, per trovare soluzioni che tengano in adeguata considerazione le esigenze della città. La scelta del nuovo impianto, contrapposta all’ipotesi di ristrutturazione di San Siro, è considerata dalle due squadre l’unica soluzione adatta a garantire i migliori standard qualitativi per esperienza di fruizione e per livelli di sicurezza, sostenibilità e accessibilità.

Nel documento di sintesi del progetto i due club sottolineano di avere attentamente valutato le possibili soluzioni progettuali, ponendo la scelta di restare nell’area di San Siro “come priorità”. Segno che, in caso di mancato accordo con il Comune di Milano, non sono escluse altre ipotesi. Lo studio di fattibilità evidenzia inoltre che l’intervento produrrebbe significativi benefici di carattere occupazionale, sia nella fase della sua realizzazione sia a regime, per un totale di circa 3.500 posti di lavoro. Le funzioni non sportive, nella parte est dello stadio, sarebbero organizzate intorno ad una grande piazza/parco diffuso sulla quale si affaccerebbero il centro commerciale (superficie lorda pari a 65.000 mq circa) lungo le vie Dessiè e dei Piccolomini, al di sopra del quale sarebbe collocato uno spazio per l`intrattenimento di 13.000 mq circa.

Sono previsti anche tre edifici a nord (di altezze diverse), collegati tra loro da un elemento orizzontale con funzione commerciale (superficie lorda pari a 11.991 mq). Avrebbero funzione terziaria/uffici per un totale di circa 55.700 mq e ricettivo/alberghiera/ congressuale per circa 20.100 mq. circa. Per far fronte alle necessità di sosta sono previsti due livelli interrati (anche a destinazione parcheggio). L’intervento prevede la realizzazione di uno stadio capace di differenti configurazioni oltre a quella classica del match-day da 60.000 posti. La localizzazione lungo via Tesio, in parte in aree del vecchio Palazzetto dello Sport crollato sotto il peso della neve nel 1985, genererà superfici funzionali all’impianto sportivo (aree di servizio, punti vendita/ristoro, aree giocatori, accoglienza, aree stampa, locali tecnici, parcheggi, …) di circa 127.000 mq.

Per permettere l’uso dello stadio esistente e la contemporanea costruzione del nuovo sono previste due macro-fasi di cantiere. La prima per gli sbancamenti e l’edificazione del nuovo stadio, oltre alla rimozione del sottopasso Patroclo e all’edificazione degli uffici a ovest. La seconda per la demolizione del Meazza, gli sbancamenti e l’edificazione delle funzioni complementari (Complesso Alberghiero e Centro Congressi, Uffici Est, Commerciale Nord, Commerciale Sud, Intrattenimento). L’obiettivo finale delle due squadre è quello di un impianto di Categoria 5, identificato dalla Uefa come il più alto conseguibile.

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redazione