Inter niente fuga Champions, Udinese punto d’oro

Reti inviolate alla Dacia Arena, poche occasioni da gol. Icardi nel finale

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Un passetto verso l’obiettivo. Uno come il punto che Udinese e Inter si spartiscono al termine dell’anticipo del sabato, chiuso senza vincitori ne’ vinti, dopo una gara combattuta da entrambe le formazioni, fino all’ultimo, per portare a casa l’intera posta in palio. L’Udinese allunga cosi’ a 5 le lunghezze di distanza sul terz’ultimo posto, in attesa di Empoli-Fiorentina di domani. L’Inter, invece, aggiunge un mattoncino per un posto in Champions, ma non chiude ancora i giochi. L’Inter fa la partita, tenendo in mano il pallino del gioco. L’Udinese si difende con ordine e attenzione, senza rinunciare a presentarsi dalle parti di Handanovic non appena si presenta l’occasione. Il canovaccio della gara si intuisce fin dalle prime battute. Il possesso palla dell’Inter produce due nitide occasioni da gol gia’ in avvio di gara.

La prima se la costruisce Nainggolan al 14′, lavorando un pallone e trovando lo spazio per calibrare un destro potente dai 25 metri che Musso devia in angolo. Al 22′ e’ ancora l’Inter vicina al gol, sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Perisic. D’Ambrosio colpisce di testa a due passi dalla porta, il pallone sfila davanti alla linea bianca. Lautaro Martinez ‘spizza’ ma non riesce a deviare in rete. L’Udinese, attenta e compatta, cresce alla distanza, con il passare dei minuti, quando riesce a imprimere un’accelerazione al gioco, aumentando l’intensita’ del ritmo in campo. E’ cosi’ che De Paul al 38′ lavora un pallone in velocita’ sulla trequarti avversaria e apre per Mandragora in area. La sua conclusione, forte, e’ centrale e Handanovic non corre pericoli. Prima del riposo c’e’ spazio ancora per una conclusione di Brozovic dal limite e per le proteste bianconere che reclamano un rigore per un contatto nell’area nerazzurra tra lo stesso Brozovic e Mandragora. Per Rocchi e’ tutto regolare. Le due squadre vanno al riposo sul punteggio ancora fermo sullo 0 a 0.

La ripresa si apre subito con un botta e risposta. Lautaro Martinez impegna l’ex compagno dei tempi del Racing Musso in una deviazione in angolo. Mandragora risponde con una conclusione parata senza difficolta’ da Handanovic, su imbeccata di De Paul. Tudor prova a tenere alta la squadra con l’innesto di Okaka. Spalletti va a caccia della vittoria con l’innesto di Icardi, al posto di Borja Valero, in tandem con Lautaro Martinez. E cosi’, al 19′ arriva l’occasionissima per l’Inter, sugli sviluppi di un calcio d’angolo e un tiro dalla distanza di Nainggolan, pericolosissimo per una deviazione insidiosa con un colpo di tacco di de Vrij. Musso d’istinto, con il piede, salva ancora la sua porta. L’Inter aumenta la pressione con Perisic, Lautaro Martinez, Icardi. L’Udinese arretra ma continua a difendersi con ordine. Musso salva ancora d’istinto il risultato a 3′ dal termine del tempo regolamentare sulla conclusione ravvicinata di Keita, sbucato tra le maglie bianconere su un cross dalla distanza di D’Ambrosio.

SPALLETTI

“Non sono assolutamente preoccupato. La squadra ha fatto la partita che doveva e volevo. Chiaro non sono contentissimo per il risultato, non faccio i salti mortali di gioia perche’ si doveva andare ad acchiappare qualcosina in piu’ del pareggio”. Cosi’ il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti al termine della gara disputata questa sera con l’Udinese e terminata 0 a 0 prima di ripartire per Milano, in una conferenza stampa fulminea. “E’ un punto d’oro”: il tecnico dell’Udinese Igor Tudor non ha dubbi su come leggere il pareggio a reti inviolate strappate contro l’Inter in corsa Champions.

“Siamo tutti contenti. Ci da’ fiducia per il resto della stagione. Adesso ci sono tre partite in cui bisogna fare punti – ha affermato -. Sono contento per i ragazzi che hanno dato tutto. Abbiamo fatto quello che potevamo. Ci e’ mancato l’ultimo tiro nelle 3-4 occasioni da gol che abbiamo avuto. Spero che ci sbloccheremo nelle prossime tre partite, che segneremo qualche gol. Ma con squadre come l’Inter con grandi campioni si soffre. Un colpo da campione puo’ arrivare in qualsiasi momento”. Tudor spiega poi come aveva impostato la gara. “Abbiamo iniziato con 3-4-3 perche’ volevo confermare quanto fatto con l’Atalanta, ma loro giravano la palla troppo bene, cosi’ dopo 10′ ho dovuto cambiare per dare maggior compattezza e ho messo Sandro fisso su Nainggolan”.