Salute e Benessere

Intestino debole dopo stress Covid e feste: 5 mosse per tornare in forma

Non tutti sanno che l’intestino è uno dei principali responsabili del nostro sistema immunitario. Circa l’80% delle cellule immunitarie del nostro organismo, infatti, si trova proprio qui e, come alcuni studi hanno verificato, esiste una stretta correlazione tra la salute dell’intestino e l`infezione da SARS-CoV-2. Si perché il COVID-19 non compromette solo l`apparato respiratorio ma anche quello gastrointestinale. In alcuni casi, inoltre, la gravità dei sintomi con i quali il virus ci attacca e ci colpisce può dipendere proprio dalle condizioni di (dis)equilibrio del nostro microbiota intestinale, ovvero l’insieme complesso e articolato di germi, come virus, batteri e lieviti, che risiedono abitualmente nel corpo di ogni individuo. 

“All’interno del nostro organismo abbiamo circa 1,5 kg di batteri di diverse specie che, in condizioni fisiologiche normali, ci coordinano e ci controllano senza creare alcun disturbo – conferma il Prof. Gian Marco Giorgetti, Direttore dell`UOSD Transmurale Nutrizione Clinica ASL Roma 2 Ospedale Sant`Eugenio, specialista in allergologia e immunologia, gastroenterologia e medicina interna -. Diverse ricerche hanno dimostrato che le infezioni respiratorie, tra le quali anche il COVID-19, si associano ad alterazioni della composizione della flora batterica intestinale. Se consideriamo che nell`intestino risiede la maggior parte delle nostre difese immunitarie, è evidente quanto sia importante cercare di mantenerlo in salute con uno stile di vita sano ed equilibrato”.

Di sicuro le festività natalizie che ci siamo da poco lasciati alle spalle (e che, per molti italiani, sono state vissute all’insegna della quarantena forzata a casa proprio a causa della nuova ondata di COVID-19) qualche cambiamento nell’alimentazione e nella routine giornaliera l’hanno causato… “Zuccheri, amidi, addensanti ed emulsionanti che si consumano in misura maggiore del solito durante le feste – spiega Giorgetti – sovraccaricano l’intestino, che deve lavorare tanto per metabolizzare il carico in eccesso, e favoriscono la flora microbica. Un processo che può provocare difficoltà digestive, gonfiore addominale, difficoltà di concentrazione e stanchezza fisica”. 

Per “rimettere in forma” il nostro intestino, quindi, è importante intervenire subito, in maniera graduale e costante, seguendo i 5 consigli che ci indica e illustra Giorgetti: “Mai saltare i pasti o digiunare: Saltare i pasti per perdere peso e dimagrire più velocemente è sbagliato e controproducente e fa male alla salute. Privare l’organismo di calorie e nutrienti durante la giornata non riduce la massa grassa anzi accade proprio il contrario. Il corpo, infatti, senza il cibo va in allerta e rallenta il dimagrimento. Quando si salta un pasto avviene un fisiologico calo di zuccheri nel sangue, il cervello è spinto a desiderare cibo con un senso irrefrenabile di fame e, soprattutto, aumenta il desiderio di carboidrati per mantenere gli zuccheri a valori normali. Arrivare al pasto successivo con una fame eccessiva ci spingerà a mangiare più del dovuto recuperando quello che non abbiamo mangiato precedentemente e con un numero elevato di calorie da smaltire”.

“Consumare 5 pasti al giorno: è più salutare consumare pasti leggeri e frequenti durante la giornata che concentrare tutto l’apporto calorico tra pranzo e cena – prosegue Giorgetti -. Gli zuccheri meglio riservarli per la colazione mentre come spuntino/merenda si può prevedere un piccolo panino al prosciutto o della frutta. Pranzo e cena vanno organizzati sulla base delle proprie esigenze familiari e lavorative ma tenendo sempre conto dei principi dell’alimentazione mediterranea che resta il piano nutrizionale più sano e idoneo per il nostro organismo. Non cenare tardi e non andare a dormire subito dopo aver mangiato: per il nostro organismo l’orario ideale per cenare è intorno alle 18:30/19.00, considerando che lo stomaco per svuotarsi completamente impiega circa 3/4 ore e che pasti abbondanti e particolarmente ricchi di proteine e grassi, consumati di sera, causano nelle ore notturne una maggiore secrezione di acido cloridrico nello stomaco con più elevato rischio di reflusso gastroesofageo e dispepsia (con sensazione di dolore, bruciore o fastidio nella parte superiore dell’addome), problemi che riguardano circa il 40% degli italiani”.

“Fare almeno 150 minuti di attività fisica a settimana: le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano agli adulti di svolgere nel corso della settimana un minimo di 2 ore e mezza di attività fisica aerobica che richieda uno sforzo fisico d’intensità moderata, come camminare a passo svelto o andare in bicicletta. Basterebbero 20/30 minuti al giorno, ogni giorno, per ridurre i rischi di malattie cardiovascolari, di cancro al colon e al seno ed evitare la depressione. Assumere dei prebiotici: in presenza di disturbi o patologie e su indicazione del professionista che deve preliminarmente diagnosticare la situazione e individuare il motivo che ha generato quel determinato sintomo (diarrea, stipsi, dolore o gonfiore addominale), può essere utile assumere dei prebiotici, meglio se in fibre solubili che vengono digerite più facilmente dai nostri enzimi”, conclude Giorgetti.

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