di Giuseppe Novelli
A favore anche i verdiniani di Ala. “Siamo di fronte – ha detto Ciro Falanga, intervenendo nell’aula di palazzo Madama- a un’operazione coerente perché il diritto va sempre adeguato ai tempi- Si trattava di stabilire se il ddl fosse stato correttamente ideato attraverso un’operazione chirurgica sul 338 o se fosse invece il caso di modificare il 336 ma – ha spiegato – questo confronto è un falso problema dal momento che o si interveniva su uno o si interveniva sull’altro l’obiettivo restava lo stesso ovvero rispondere a quanto avviene negli ultimi tempi. Ultimamente, infatti, si sono verificati, lo abbiamo accertato con la Commissione d’inchiesta, degli atti di intimidazione nei confronti di amministratori locali, qualcuno dice che c’entra il politico? Ma se venisse Realacci a Napoli per la sua tesi di opposizione energica contro il 580, la norma sull’abbattimento dei manufatti abusivi, più che una minaccia potrebbe essere addirittura oggetto di atti di violenza proprio per la sua attività politica. Il ddl risponde proprio a questo genere di situazioni”. Dai senatori dem è un fuoco di fila contro l’astensione M5s. “Anche sulla legge che tutela amministratori e giudici dalle intimidazioni, il M5S si astiene. Come fa una forza politica che vorrebbe amministrare città importanti, essere indifferente a tutto?”, ha dichiarato il presidente della commissione Cultura Andrea Marcucci.
“E’ una vergogna – ha fatto eco la vicepresidente Pd della commissione Lavoro Maria Spilabotte- che i senatori del Movimento 5 stelle si siano astenuti anche sul disegno di legge di contrasto al fenomeno delle intimidazioni contro gli amministratori locali. In 40 anni sono stati uccisi 132 amministratori e molti loro parenti, proprio perché svolgevano il gravoso compito di governare sui territori. Ora vogliamo combattere tutto questo e i grillini che fanno? Dicono no. Complimenti. E’ così che pensano di governare le città? Quando si assumeranno una sola responsabilità?”. “Difendere con adeguati strumenti normativi gli amministratori locali dagli attacchi e dalle pressioni della criminalità e delle mafie – ha affermato la senatrice Monica Cirinnà- era un intervento atteso da tempo. Un provvedimento che avrebbe dovuto vedere l’appoggio di tutte le forze politiche, ma così non è stato. Anzi, proprio i sedicenti paladini della legalità M5s – ha dichiarato la senatrice si sono astenuti, che al Senato equivale a voto contrario. Della serie: quando i fatti contano molto più delle chiacchiere. Come era già avvenuto su altre leggi importanti quali le unioni civili e il dopo di noi”. “Sappiamo – ha detto il senatore Francesco Scalia- che il Movimento 5 Stelle ha improntato il suo ‘programma’ sulla protesta, la demagogia e il populismo. Ma come è possibile pensare di essere credibili se si è disinteressati a ogni cosa? L’aula del Senato ha approvato il ddl per il contrasto al fenomeno delle intimidazioni ai danni degli amministratori locali, un provvedimento giusto e atteso da tanti. Il Movimento 5 Stelle si è astenuto. Un’altra bella dimostrazione dell’indifferenza e della noncuranza degli esponenti grillini”.