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Invecchiamento popolazione, l’Italia guida il triste primato in Europa

L’Italia si trova a fronteggiare una sfida demografica senza precedenti, essendo non solo il Paese più anziano d’Europa, ma anche quello che invecchia a un ritmo allarmante. Secondo i dati forniti da Eurostat, al primo gennaio 2024, l’età media della popolazione italiana ha raggiunto i 48,7 anni, un valore che supera di gran lunga la media europea di 44,7 anni. Questo incremento di 4 anni rispetto al 2014 è significativo, soprattutto se paragonato all’aumento di soli 2,2 anni registrato a livello europeo nello stesso periodo.

Dopo l’Italia, i Paesi con la popolazione più anziana sono la Bulgaria e il Portogallo, entrambe con un’età media di 47,1 anni, seguite dalla Grecia, che si attesta a 46,9 anni. Tra i grandi Paesi europei, la Spagna ha un’età media di 45,6 anni, mentre la Germania è a 45,5 anni. In netto contrasto, i Paesi con l’età media più bassa sono l’Irlanda, con 39,4 anni, il Lussemburgo a 39,7 anni e Malta a 39,8 anni.

L’invecchiamento della popolazione non è un fenomeno isolato, ma si inserisce in un contesto più ampio. Infatti, l’età mediana in Europa è aumentata di 2,2 anni dal 2014, passando da 42,5 a 44,7 anni. Tuttavia, ci sono eccezioni: Malta e Germania hanno visto una leggera diminuzione dell’età mediana, rispettivamente di 0,7 e 0,1 anni. L’Italia, insieme a Grecia, Portogallo e Slovacchia, ha sperimentato un aumento dell’età mediana di ben 4 anni, mentre Spagna e Polonia seguono con un incremento di 3,8 anni. La Francia, invece, ha registrato un aumento più contenuto di 1,8 anni.

Questa situazione demografica solleva interrogativi cruciali per il futuro del Paese. L’invecchiamento della popolazione avrà inevitabilmente un impatto significativo sul sistema previdenziale e su quello sanitario, rendendo necessarie politiche adeguate per affrontare le sfide che ne derivano. È fondamentale che l’Italia sviluppi strategie efficaci per migliorare la qualità della vita degli anziani e garantire un futuro sostenibile per le generazioni a venire.

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redazione