Ipotesi rimpasto a dicembre, priorità bilancio e partecipate
Il primo tema da affrontare e’ il contenzioso di Ama che reclama dal Campidoglio 18 milioni
Potrebbe arrivare nel corso di dicembre, a quanto si apprende, un eventuale rimpasto della giunta di Virginia Raggi, pensato per dare nuovo slancio alla seconda meta’ del mandato del Campidoglio a 5 Stelle. Le priorita’ fissate per le prossime settimane dal sindaco riguarderebbero innanzitutto la soluzione di alcune questioni legate al bilancio, con il previsionale da approvare entro fine dicembre, e alle aziende partecipate.
In cima alla lista delle cose da fare prima che si chiuda il 2018, la Raggi ha segnato anche la ripresa dell’interlocuzione con il governo per avere piu’ poteri e fondi per la Capitale, a partire dallo sblocco dei 180 milioni di euro per la manutenzione stradale. Il primo tema da affrontare, per cui si lavora ad una soluzione a breve, e’ il contenzioso che da questa estate blocca l’approvazione del bilancio di Ama, la partecipata dei rifiuti, che reclama dal Campidoglio 18 milioni di euro legati ai servizi cimiteriali, e impedisce al Comune di chiudere il suo bilancio consolidato, con conseguente blocco delle nuove assunzioni.[irp]
La partita contabile su Ama, a quanto filtra, andrebbe al di la’ della mera questione di cassa e riguarderebbe il modello stesso di gestione dell’azienda e del servizio, con una differenza di vedute che vedrebbe su posizioni divergenti sia il management della societa’ sia alcuni componenti della giunta. Uno stallo che ormai dura da due mesi e di cui ha rischiato di fare le spese l’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari, del cui operato alcuni consiglieri M5s sarebbero scontenti, anche in virtu’ delle cicliche crisi di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Il 19 dicembre invece ci sara’ l’assemblea dei creditori di Atac, chiamata a votare sul piano di concordato preventivo per rientrare dal debito di 1,4 miliardi di euro dell’azienda: con un responso favorevole nella consultazione l’azienda nel 2019 liquiderebbe i crediti privilegiati, pari a 150 milioni ed entro il 2021 il 31% di quelli chirografari, pari a 193 milioni. Anche l’assessore alla Mobilita’, Linda Meleo, e’ finita piu’ volte sul bando degli imputati nelle discussioni interne al Movimento, ma il fallimento del referendum sulla messa a gara del trasporto pubblico potrebbe aiutarla a restare al suo posto. Anche per la difficolta’ di reperire un tecnico di valore disposto a diventare l’assessore con Atac in pieno concordato e un servizio che lo scorso anno ha segnato -16% delle corse effettuate rispetto a quelle previste dal contratto.[irp]
Ecco allora che ad essere coinvolti nel rimpasto potrebbero essere soprattutto assessori di minore ‘peso’ come Rosalba Castiglione – all’interno del Movimento le viene rimproverato un approccio troppo contabile alla materia dell’emergenza casa – e la cui delega al Patrimonio potrebbe andare a Daniele Frongia, gia’ titolare dello Sport. E poi Margherita Gatta, da poco piu’ di un anno ai Lavori pubblici, la cui azione sulle buche stradali sarebbe stata giudicata da alcuni consiglieri poco incisiva. Tutte voci, per ora, sara’ comunque la Raggi a dettare i tempi e le modalita’ dell’operazione.