Iran, Soleimani era a Baghdad per negoziato riservato con Sauditi. Pasdaran, neanche morte Trump lo vendicherebbe

Iran, Soleimani era a Baghdad per negoziato riservato con Sauditi. Pasdaran, neanche morte Trump lo vendicherebbe
Qassem Soleimani
6 gennaio 2020

Il generale iraniano Qassem Soleimani, ucciso nel raid Usa del 3 gennaio scorso, si trovava a Baghdad per condurre una trattativa riservata con l’Arabia Saudita per conto del proprio Paese. E’ quanto, stando alle dichiarazioni raccolte dalla National Iraqi News Agency, ha rivelato oggi il premier iracheno Adil Abdul-Mahdi. Soleimani sarebbe volato a Baghdad con un messaggio del suo governo in risposta a un altro proveniente da Riad, nel corso di un negoziato diplomatico finalizzato ad allentare le tensioni tra i due Paesi attraverso la mediazione irachena. Secondo il premier iracheno, il generale Soleimani avrebbe dovuto incontrarsi con lui alle 8 e 30 ora locale del 3 gennaio, cioe’ nella mattinata di venerdi’ scorso. Recava con se’ la risposta di Teheran a un precedente messaggio saudita, con l’obiettivo di conseguire una ‘de-escalation’ nei rapporti tra i due Paesi tramite il governo di Baghdad.

“Anche se colpissimo tutte le basi Usa, o uccidessimo Trump o il suo ministro della Difesa, non sarebbe sufficiente a vendicare l’uccisione di Qassem (Soleimani). Solo l’espulsione degli americani dalla regione lo sara’”. Lo ha detto il brigadiere generale Amir Ali Hajizadeh, comandante delle unita’ aerospaziali dei Pasdaran, durante i funerali delle generale Soleimani a Teheran per i quali una folla di milioni di persone ha invaso le strade della capitale dell’Iran. La bara e’ stata accolta dalla Guida suprema iraniana, l’Ayatollah Ali Khamenei. La processione e’ stata trasmessa in diretta dalla televisione di Stato che, in lutto, parla di milioni di persone in piazza per l’ultimo omaggio al “martire” Soleimani.

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