Cronaca

Coalizione anti-Isis piazza pedine per battaglia contro roccaforte Mosul

L’avvio delle operazioni della portaerei francese Charles de Gaulle nel Mediterraneo orientale aggiunge un’altra pietra all’edificio (internazionale) in costruzione per prepararsi alla battaglia di Mosul, l’ultima roccaforte dello Stato Islamico in Iraq. Approfittando di un’offensiva lampo nel 2014, l’Isis si è impadronito della maggior parte del territorio in Iraq a nord e a ovest di Baghdad e ha reso Mosul, seconda città del Paese, la sua roccaforte. Dopo aver ripreso gran parte di territorio negli ultimi due anni, le forze irachene si preparano d’ora in poi a riconquistare questa città del nord del Paese, con il sostegno della coalizione internazionale. Ora è dunque il momento della mobilitazione, prima di sferrare l’assalto cruciale. Tra i mezzi dispiegati c’è la nave da guerra francese, posizionata nel Mediterraneo orientale. Dal suo ponte di volo, i primi otto aerei caccia Rafale sono decollati questa mattina. Non è stata fornita alcuna precisazione sulla natura esatta di questa missione. Questi aerei possono mettere a segno raid o effettuare ricognizione, in Iraq o in Siria. “Questo non è l’inizio della battaglia di Mosul, ma il seguito delle operazioni di sostengo che noi garantiamo nel quadro della coalizione, come noi abbiamo anche potenziato le nostre capacità in artiglieria nella zona sud di Mosul. Avremo presto il lancio dell’operazione, ma non oggi”, ha dichiarato il ministro della Difesa francese, Jean-Yves Le Drian. Si tratta del terzo impegno della Charles de Gaulle in seno alla coalizione internazionale anti-Isis guidata dagli Stati Uniti da febbraio 2015. Sarà l’unico dispiegamento della portaerei francesi prima di uno stop tecnico della durata di diciotto mesi, a inizio 2017.

Con 24 caccia Rafale a bordo, la portaerei francese triplica la capacità di raid aerei francese nella regione, dove dodici Rafale già stazionano in Giordania e negli Emirati Arabi Uniti. Con circa il 5 per cento del totale dei raid aerei della coalizione (15.310) effettuati dal 2014, la Francia è uno dei principali contribuenti alle operazioni aeree anti-Isis, nettamente alle spalle, comunque, degli Stati Uniti (circa l’80 per cento dei raid). Il dispiegamento della Charles de Gaulle, programmato fino a fine ottobre, va inoltre a “rafforzare le nostre capacità di intelligence” e “migliorare l’informazione delle forze che saranno incaricate di riconquistare il territorio di Mosul”, ha spiegato questa estate Jean-Yves Le Drian. Secondo diversi responsabili occidentali, questa offensiva chiave della coalizione anti-Isis potrebbe essere lanciata a ottobre nella speranza di riconquistare la città entro la fine dell’anno. In base alle ultime stime fornite dal Pentagono, tra i 3mila e i 4.500 combattenti dell’Isis si trovano al momento a Mosul. Anche gli Stati Uniti stanno piazzando le proprie pedine prima dell’assalto finale. Il presidente americano Barack Obama ha dato il via libera, mercoledì, all’invio di circa soldati supplementari in Iraq, oltre ai 4.600 già presenti nel Paese.
)Oltre all’intelligence, questi rinforzi avranno in particolare la missione di rafforzare le capacità logistiche dell’esercito iracheno, in particolare nella grande base aerea di al Asad, nella grande provincia di al Anbar, nell’ovest. Dalla parte francese, circa cinquecento soldati già si trovano in Iraq: danno appoggio di artiglieria, consigliano i peshmerga (combattenti curdi) a nord o formano reparti di elite iracheni a Baghdad. (fonte AFP)

 

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