L’Isis e le altre reti terroristiche stanno mutando le strategie per colpire obiettivi poco vigilati in Europa, anche con l’uso di autobombe: e’ l’allarme lanciato da Europol, in un rapporto diffuso dall’Aja in cui si avverte inoltre che la Libia potrebbe diventare “un nuovo trampolino per l’Isis, dopo la Siria, per lanciare attacchi nell’Ue e nel Nordafrica”. Nel rapporto si ricorda che finora gli attacchi jihadisti nei Paesi Ue non hanno mai implicato l’uso di “esplosivi rudimentali, commerciali o militari all’interno di autovetture” come in Iraq o Siria.
“Ma dal momento che il modus operandi usato nei Paesi mediorientali tende a essere copiato dai terroristi che operano in Europa”, avverte l’Ufficio europeo di polizia, “e’ concepibile che i gruppi jihadisti a un certo punto useranno questi mezzi” per colpire cosiddetti ‘soft targets’, obiettivi vulnerabili e facilmente attaccabili. Europol ha ricordato che sia gli attentatori di Parigi nel novembre 2015 che gli autori degli attacchi di marzo a Bruxelles avevano pensato di usare autobombe prima di ricorrere ad altri mezzi per le stragi. Nel rapporto di 14 pagine si avverte inoltre che la Libia puo’ diventare la nuova base operativa per i miliziani dell’Isis in fuga dalla Siria e dall’Iraq. “Gli esperti si aspettano che l’Isis iniziera’ a pianificare e a ordinare attacchi dalla Libia se terminera’ la fase attuale, in cui sono prevalentemente concentrati sulla conquista del territorio e sulla difesa dai nemici locali”. Nel 2015, riferisce il rapporto, in Europa sono stati arrestati 667 sospetti per attivita’ jihadiste.