I jihadisti dello Stato islamico hanno diffuso un video di quattro minuti con cui minacciano la Russia e i Mondiali di calcio, iniziati ieri. Le immagini, analizzate dal Middle East Media Research Institute, mostrano tra l’altro alcuni ordigni che esplodono dentro e intorno allo stadio olimpico di Soci, mentre un drone dell’Isis sorvola sopra le teste degli spettatori.
Il gruppo terroristico afferma nel video che alcuni suoi jihadisti si trovano in Russia e stanno pianificando attacchi da compiere proprio durante i mondiali. Una delle immagini mostra esplosioni all’interno di uno stadio e la didascalia: “Sarà un massacro mai visto prima nella storia”. Un’altra mostra un terrorista in piedi all’interno dello stadio Luzhniki di Mosca, mentre afferra per i capelli la stella del calcio argentino e mondiale Lionel Messi, in ginocchio e con la tuta arancione dei prigionieri destinati alla decapitazione. Nel video, che è stato pubblicato da un canale di propaganda legato all’Isis ed è l’ultimo di una serie di minacce sistematicamente avanzate durante i grandi eventi sportivi, i terroristi minacciano direttamente anche il presidente russo Vladimir Putin, definito un “miscredente”. “Putin miscredente, pagherai il prezzo dell’uccisione di musulmani”, è l’avvertimento dei jihadisti.
Funzionari russi hanno rassicurato calciatori, fan e membri delle delegazioni nazionali sul fatto che la Russia ha preso misure di sicurezza “senza precedenti” e si è preparata a tutti i possibili scenari, inclusi attacchi terroristici e prese di ostaggi. Uno speciale regime di sicurezza è in vigore, in particolare, nelle città ospitanti la Coppa del Mondo e nei centri che ospitano le nazionali partecipanti. Migliaia di agenti di polizia e militari dell’esercito, della marina e dell’aeronautica sono stati schierati sul territorio e resteranno in stato d’allerta fino al termine della competizione. Le autorità, inoltre, hanno bandito il sorvolo dei droni e ulteriori restrizioni sono state imposte alle manifestazioni pubbliche. Migliaia di telecamere di sorveglianza sono state installate infine per monitorare tutte le attività legate al mondiale. askanews