Il gabinetto di sicurezza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha approvato un cessate il fuoco unilaterale mettendo fine all’offensiva di 11 giorni nella striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani. La decisione giunge dopo insistenti pressioni degli Stati Uniti per arrestare tale offensiva. Secondo gli stessi media israeliani il cessate entrerà in vigore alle 2 del mattino, poco più di tre ore dopo la decisione. L’ufficio di Netanyahu – riferiscono le principali agenzie internazionali – non ha comunque potuto confermare immediatamente i resoconti e non c’è stata alcuna reazione immediata da parte di Hamas. Da quando sono scoppiati i combattimenti il 10 maggio, Israele ha lanciato centinaia di attacchi aerei che si dice abbiano preso di mira le infrastrutture di Hamas, inclusa una vasta rete di tunnel. Hamas e altri gruppi militanti palestinesi, dalle aree residenziali di Gaza hanno lanciato oltre 4.000 razzi contro le città israeliane, la maggior parte dei quali è stata intercettata.
Ecco di seguito la dichiarazione completa del gabinetto di sicurezza israeliano che conferma la decisione di cessate il fuoco: “Il gabinetto di sicurezza si è riunito stasera. Il gabinetto di sicurezza politica ha accettato all’unanimità la raccomandazione di tutti i funzionari della sicurezza, il capo dello staff, il capo dello Shin Bet (agenzia per la sicurezza interna), il capo del Mossad (intelligence esterna) e il capo del Consiglio di sicurezza nazionale, di accettare l’iniziativa egiziana per un cessate il fuoco incondizionato bilaterale, che entrerà in vigore in una data successiva. Il capo di stato maggiore, il vertice militare e il capo del GSS hanno esaminato davanti ai ministri i grandi successi di Israele nella campagna, alcuni dei quali senza precedenti. Il livello politico sottolinea che la realtà sul campo determinerà la continuazione della campagna”.
Il bilancio di questi 11 giorni è pesantissimo. Le forze di difesa israeliane (IDF) hanno effettuato devastanti bombardamenti aereo di Gaza negli ultimi 11 giorni, prendendo di mira la vasta rete di tunnel di Hamas e altre infrastrutture. Gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 230 persone a Gaza, compresi 65 bambini, secondo il ministero della salute gestito da Hamas. Circa 72.000 abitanti di Gaza sono stati sfollati, ha reso noto l’UNICEF. Dal versante opposto i militanti palestinesi hanno lanciato più di 4.000 razzi contro Israele, secondo l’IDF. Dodici persone sono state uccise in Israele – 10 cittadini israeliani e due lavoratori stranieri – a seguito del fuoco dei militanti palestinesi, tra cui due bambini, secondo l’IDF e i servizi di emergenza israeliani.
Intanto, il presidente statunitense Joe Biden ha accolto l’imminente cessate il fuoco nei combattimenti tra Israele e Hamas, dicendo di vedere vede una “vera opportunità” verso l’obiettivo più ampio di costruire una pace duratura in Medio Oriente. Biden ha attribuito al governo egiziano il merito di aver svolto un ruolo cruciale nell’intermediazione del cessate il fuoco e ha sottolineato che lui stesso e i massimi collaboratori della Casa Bianca sono stati intensamente coinvolti in uno sforzo “ora dopo ora” per fermare la carneficina.
“Credo che i palestinesi e gli israeliani meritino ugualmente di vivere in modo sicuro e protetto e di godere di uguali misure di libertà, prosperità e democrazia”, ha detto Biden che ha aggiunto: “La mia amministrazione continuerà la nostra diplomazia tranquilla e implacabile verso questo”. Il presidente ha parlato subito dopo che Israele e Hamas hanno annunciato un cessate il fuoco che entrerà in vigore alle 2 del mattino di venerdì, ponendo fine a una guerra di 11 giorni nella quale sono morte almeno 227 persone a Gaza e 12 in Israele.