Cronaca

Istanbul, arrestato killer strage Capodanno. Si nascondeva in un covo dell’Isis

Dopo 17 giorni dal massacro al club Reina sul Bosforo, iniziato prima di mezzanotte nel quartiere eruopeo Ortokoy a Istanbul, la polizia turca ha catturato l’uzbeko Andulkadir Mashaporiv, il killer di Isis che la notte di Capodanno massacro’ 39 persone aprendo il fuoco ad alzo zero contro la folla festante con un kalashnikov, che, con grande sangue freddo e professionalita’ ricarico’ ben 7 volte prima di dileguarsi. Masharipov, le cui foto hanno da subito fatto il giro di tutti i media, e’ conosciuto con il nome di battaglia di Abu Mohammed Khurasani. La polizia lo ha preso insieme al figlio di 4 anni ed altre 3 persone nel quartiere Esenyurt di Istanbul dove si nascondeva in un covo dell’Isis.

LA FOTO Il terrorista e’ stato trasportato alla divisione sicurezza di Vatan Street dopo essere stato sottoposto a controlli medici. Sul sito web del quotidiano Hurriyet e’ stata pubblicata una foto del killer, dimagrito, e con sul volto diversi segni di colpi e contusioni ed una ferita sul sopracciglio destro. Le mani di un agente, di cui non si vede il volto, lo tengono fermo obbligandolo a mostrare il viso volto alla macchina fotografica. Sulla maglietta grigia chiara tracce di sangue rappreso. Masharipov, i cui tratti orientali lo avevano anche fatto scambiare per un uiguro, la comunita’ musulmana e turcofona cinese della vasta regione desertica occidentale dello Xinjiang, e’ stato accertato essere uzbeko.

TROVATO DA UN AMICO La moglie era stata arrestata il 12 gennaio scorso in una casa di Maltepe insieme alla figlia di 18 mesi. Masharipov e la famiglia negli ultimi giorni di dicembre aveva affittato una casa proprio nel quartiere di Esenyurt. L’operazione e’ stata condotta in gran segreto dalla polizia di Istanbul in collaborazione con le unita’ anti-terrorismo e dell’intelligence. Il terrorista e’ stato ammanettato con le mani dietro la schiena e ora lo attende un lungo interrogatorio per svelare la rete di complici su cui ha contato per compiere il massacro. L’azione venne rivendicata da Isis come una rappresaglia al cambio di fronte del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che dopo aver per anni favorito la cosiddetta ‘autostrada dela jihad’ per far arrivare in Siria uominidi Isis per combattere contro Bashar Assad, si e’ recentemente alleato con Russia e Iran, i migliori alleati di Damasco.

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redazione