Nel corso del Consiglio dei ministri di questa mattina è stato esaminato anche il dossier Ita, in vista dell’ingresso di nuovi soci nella compagine sociale. In pratica, è stato riscritto il Dpcm dello scorso primo marzo, consentendo l’ingresso di un partner con una quota non di maggioranza. Il Dpcm, invece, prevedeva che il Mef cedesse la quota di controllo della compagnia. E così il governo ha approvato il Dpcm che, in sostanza, modifica il vecchio schema di vendita di Ita per velocizzare le procedure di cessione. Il provvedimento ora passa all’esame della Corte dei conti.
A proposito del dossier della vendita di Ita, si registra anche un intervento del ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso del Consiglio dei ministri: “Cerchiamo un partner industriale per farla funzionare”, avrebbe detto, il ministro leghista. Inoltre, sono confermati i soggetti che hanno partecipato alla precedente procedura e contestualmente viene meno il vincolo per il Tesoro a non cedere la maggioranza. Secondo quanto si apprende, una delle ipotesi è di prevedere la possibilità di un aumento di capitale riservato a Lufthansa, che è in pole position per acquistare una quota di minoranza della compagnia aerea.
E ancora. I patti parasociali tra il ministero dell’Economia e l’acquirente di Ita dovranno prevedere che il ministero, fino alla eventuale definitiva uscita dal capitale, abbia diritti di governance tali da assicurare un adeguato presidio sulle decisioni di rilievo per il perseguimento degli obiettivi di potenziamento e sviluppo industriale di Ita. È questa una delle indicazioni contenute nel Dpcm che rinnova la procedura per le dismissione della partecipazione del Mef in Ita consentendo anche maggiore flessibilità: in una prima fase, infatti, non si richiede più, a differenza del passato, una quota di maggioranza del capitale.
Il decreto del presidente del Consiglio riavvia la procedura prevedendo tra l’altro l’avvio di una trattativa diretta ma anche che la controparte sia individuata tra i soggetti che avevano partecipato alla precedente offerta nei diversi raggruppamenti di imprese. Il soggetto individuato – che dovrà avere una maggioranza detenuta da una compagnia aerea – non dovrà essere sottoposto a vincoli che impediscano la partecipazione iniziale, ma anche poi il controllo o la maggioranza del capitale.