Italia crolla a Madrid, Spagna vince 3-0. Super Isco sbatte gli azzurri ai play off

Italia crolla a Madrid, Spagna vince 3-0. Super Isco sbatte gli azzurri ai play off
3 settembre 2017

Per poter conquistare la qualificazione al Mondiale di Russia adesso è verosimile, anzi altamente probabile, che l’Italia debba passare attraverso la gogna dei play off. La sfida del Santiago Bernabeu, infatti, è stata vinta in maniera netta (3-0) dalla Spagna, che ha scavato un solco tra se stessa e gli azzurri in classifica e a livello di autostima. La differenza tra la squadra di Lopetegui e quella di Ventura è stata subito evidente: in campo non c’erano né serpenti né coccodrilli ma solo dei giocatori forti e ben organizzati, con la maglia rossa sulle spalle. Giocatori che dopo meno di un quarto d’ora erano in vantaggio di un gol e prima dell’intervallo di due, entrambi griffati da Isco. Che nella ripresa hanno dominato e ottenuto il tris. Giocatori che hanno fatto del possesso palla la loro forza, che hanno maramaldeggiato a centrocampo, che hanno trovato ampi spazi per infilarsi nella trequarti azzurra, che hanno capitalizzato le debolezze altrui. Forse c’era troppo entusiasmo alla vigilia, forse qualcuno aveva sopravvalutato la Nazionale, forse i sogni avevano oscurato la realtà, forse conviene pensare a Israele e Albania.

Brutta botta, sì. Ventura ci ha capito pochissimo, sia in fase di preparazione del match sia durante il match stesso. Possibile che il ct non abbia intuito che l’Italia era in sofferenza a metà campo? Possibile che dopo un’ora di nulla non abbia percepito la necessità di cambiare rotta? Possibile, purtroppo. Al di là del gol subìto dopo 13 minuti in capo a una punizione di Isco dal limite dell’area (Buffon non è stato lo spot della reattività) che ha spostato subito l’equilibrio della partita, il problema dell’Italia è che raramente ha avuto il pallone tra i piedi. Pallone che la Spagna ha invece sapientemente e scientemente gestito con una supremazia a centrocampo netta non solo per una questione numerica ma anche qualitativa. Busquets e Iniesta si sono confermati straordinari, Verratti non lo è mai stato, De Rossi ha tamponato il tamponabile, Insigne ha sofferto, Spinazzola ha remato. La capocciata di Belotti (22′), che ha costretto De Gea a compiere un miracolo, è stato un lampo – l’unico – nel buio. Non a caso, prima dell’Intervallo è arrivato il raddoppio e la pietra tombale sull’incontro. Avvitata su un ambizioso 4-2-4 – che si è trasformato in 4-4-2 in fase difensiva – la squadra di Ventura è vissuta su fiammate, su sprazzi, su guizzi. Poi si è spenta, con le gambe dure e il fiatone. Una pena. Mentre la Spagna, come era logico, si è affidata la palleggio, non proprio un tiki-taka ma quasi, con l’inusitata libertà concessa a Isco e a Busquets.

VENTURA “Noi alcune cose le abbiamo sbagliate anche se nel primo tempo siamo andati sotto di due gol senza subite nemmeno un tiro in porta visto che loro hanno segnato alla prima occasione avuta su calcio di punizione – afferma il ct azzurro Giampiero Ventura ai microfoni di Rai Sport -. Il portiere spagnolo ha poi fatto tre parate importanti che potevano riaprire la gara. La realtà è che noi siamo umani e loro al momento lo sono un po’ di meno. Perché non ho inserito un centrocampista in più? Stiamo portando avanti un discorso e non è una partita che può cambiare la nostra idea di base. Sono convinto che dopo questo ko il passo avanti lo faremo immediatamente. Se una partita può incidere sulla nostra autostima vuol dire che non siamo competitivi e io sono sicuro che non è così. L’ho detto fin dall’inizio: non è fondamentale quello che siamo ma quello che vogliamo diventare”. Tuttavia, Ventura è consapevole che “stasera si è vista la differenza di condizione e di qualità”.

INSIGNE “Queste sconfitte servono a crescere, è ovvio però che siamo molto amareggiati per una sconfitta importante – dice Lorenzo Insigne -. E’ meglio pensare subito alla gara contro Israele, sarà importante tornare a vincere. Dobbiamo lavorare per rimediare subito a questa sconfitta. Per arrivare al Mondiale serviranno tanti sacrifici e noi questo lo sappiamo benissimo. L’unica via per andare avanti è lavorare duro e noi abbiamo intenzione di giocarci fino all’ultimo le nostre chance di qualificazione. Faremo l’impossibile per andare ai Mondiali”, conclude Insigne.

 

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