Italia ko contro la Germania: a San Siro finisce 2-1, ora serve l’impresa a Dortmund

Italia Germania

Un momento dell'incontro tra Italia e Germania

La prima delle due sfide tra Italia e Germania valevoli per i quarti di finale di Nations League si è conclusa con una sconfitta amara per gli Azzurri. Nonostante un avvio promettente firmato da Sandro Tonali, autore del gol del vantaggio al 9′, l’Italia non è riuscita a contenere la pressione tedesca, cedendo per 2-1 a San Siro. Ora, per ribaltare il risultato e conquistare un posto in semifinale, servirà un’impresa domenica prossima a Dortmund.

L’avvio perfetto degli Azzurri

L’Italia parte subito forte, mettendo sotto pressione la Germania grazie a un gioco veloce e aggressivo. Al 9′ arriva il vantaggio meritato: cross dalla destra di Matteo Politano, anticipato Moise Kean lascia il pallone a Tonali, che insacca a porta vuota. Il centrocampista del Newcastle si conferma uno dei punti fermi della Nazionale, ma il vantaggio dura poco.

La rimonta tedesca

Dopo il gol subito, la Germania prende le misure e inizia a macinare gioco, trovando spazi con le sue geometrie e la fisicità dei suoi interpreti. Al 49′, sugli sviluppi di un corner, Kleindienst pareggia con un colpo di testa imprendibile, lasciato incredibilmente solo in area di rigore dagli Azzurri. Un gol che evidenzia ancora una volta i problemi italiani sulle palle inattive, un tallone d’Achille che si ripete troppo spesso.

Il match si infiamma, con l’Italia che prova a reagire. Al 56′ Udogie sfiora il vantaggio con un colpo di testa che termina sull’esterno della rete, mentre al 67′ Raspadori si vede respingere un tiro ravvicinato da Baumann dopo un’altra giocata pregevole di Tonali. Ma al 76′ arriva il gol che decide la partita: dagli sviluppi di un altro corner, Goretzka sigla il 2-1 con un preciso stacco di testa.

Le parole di Spalletti e Toniali

Al termine della partita, il CT Luciano Spalletti commenta con rammarico la prestazione della squadra: “In alcuni momenti non siamo stati nel ritmo della partita, mentre loro sono stati molto costanti. Poi hanno fatto un paio di scelte che abbiamo pagato troppo caro rispetto allo sviluppo generale”.

Sulla difesa delle palle inattive, punto dolente della serata, Spalletti ammette: “Lo sanno tutti qual è il problema, ma bisogna andare oltre, altrimenti si entra nella psicosi”. Riguardo alla gara di ritorno, il tecnico tiene alta la tensione: “Andremo là a giocare la partita, poi valuteremo se ho visto bene oppure no”.

“E’ stata una partita strana, abbiamo provato a giocare semplice nel primo tempo ma subiamo tanto i calci piazzati. Dobbiamo lavorare, c’è ancora il ritorno e siamo positivi”. Così Sandro Tonali alla fine di Italia-Germania 1-2. Il fatto delle palle inattive rischia di diventare una psicosi: “Bisogna sapere che non è stata una cosa che abbiamo gestito bene, ma anche che siamo forti – continua -. Bisogna lavorare e tirare su la testa, la partita non è finita stasera. Dobbiamo fare di tutto per portare a casa questa qualificazione”.

Tante occasioni create, cosa vi dice per Dortmund: “Che bisogna essere più cinici. Se fossimo andati sul 2-0 la partita sarebbe stata diversa. Stasera è andata così, ma non dobbiamo buttare giù la testa”.

Il brutto infortunio di Calafiori

A rovinare ulteriormente la serata ci pensa l’infortunio di Riccardo Calafiori, uscito dal campo zoppicando dopo una brutta torsione al ginocchio sinistro. Fortunatamente, il difensore ha lasciato il campo sulle proprie gambe, ma le sue condizioni saranno monitorate nei prossimi giorni.

Ora serve l’impresa

Con il risultato di 2-1 a favore della Germania, l’Italia dovrà compiere un’impresa al Signal Iduna Park per ribaltare il verdetto. I tedeschi, solidi e organizzati, hanno dimostrato di avere le carte in regola per ambire al successo finale. Gli Azzurri, però, non possono permettersi passi falsi: in palio c’è una semifinale contro Portogallo o Danimarca e, soprattutto, un girone più agevole nelle qualificazioni al Mondiale 2026.

Domani sarà decisivo lavorare sugli errori commessi, a partire dalle palle inattive e dalla gestione del possesso. Solo così l’Italia potrà sperare di tornare a sorridere e proseguire il suo cammino in questa Nations League.