L’Italia sfata il tabù Macedonia del nord, vince 5-2 e stacca, quasi, il pass per Euro 2024. Basterà un pari lunedì a Leverkusen. Di Darmian, Chiesa (doppietta), Raspadori, El Shaarawy i cinque gol azzurri. L’Italia vola sin dal primo tempo. Subito un intervento duro ai danni di Chiesa, colpito sul ginocchio in ritardo da Dimoski. L’esterno bianconero resta fuori a terra dolorante. Dopo 13′ gol annullato a Raspadori. Bellissima azione tutta in verticale degli azzurri che si conclude col tocco morbido dell’attaccante davanti al portiere, ma la sua posizione iniziale è irregolare. L’Italia passa al 17′: Calcio d’angolo battuto corto dagli azzurri, con Raspadori che va al cross sul secondo palo dove Darmian, tutto solo, la mette dentro di testa e regala l’1-0 agli azzurri.
L’Italia continua ad attaccare e al 30′ va vicino al gol: Buona manovra degli azzurri, con l’appoggio a centro area di Bonaventura per il destro di Chiesa che viene deviato in corner: in caso di gol sarebbe stato probabilmente annullato per offside. Al 38′ Serafimov la tocca col braccio in area sul colpo di testa di Gatti e per l’arbitro non ci sono dubbi: possibilità di raddoppio per gli azzurri. Dal dischetto va Jorginho che baglia il penalty (terzo di fila). Passa un minuto e arriva il raddoppio: azione condotta proprio da Jorginho, poi il rimpallo e il tacco di Barella che favorisce il tiro dalla distanza di Chiesa: palla angolata e 2-0. In pieno recupero arriva la doppietta di Chiesa che fa 3-0 per l’Italia. Ancora lui a colpire: riceve palla in profondità, vince il duello fisico e atletico e poi calcia col destro a giro: una deviazione alza la traiettoria e lascia di sasso il portiere.
L’Italia parte a mille anche nella ripresa ma la Macedonia passa al 52′. Prova a riportarsi in partita la Macedonia del Nord sulla prima disattenzione azzurra: corner battuto velocemente, cross tagliato al centro e colpo di testa ravvicinato di Atanasov che batte Donnarumma. Al 53′ Bonaventura a un passo dal poker. Occasione da pochi passi per il giocatore della Fiorentina che si ostacola quasi con Barella, grande risposta del portiere. Al 74′ la Macedonia del nord torna in partita. La riapre Atanasov.
Ancora lui a far male agli azzurri e ora il risultato si rimette in discussione: il suo destro dalla distanza viene deviato da Acerbi e beffa Donnarumma. 3-2 all’Olimpico. All’80’ mette la partita in ghiaccio jack Raspadori che fa un paio di passi in area e fa partire un diagonale preciso per il 4-2 con il quale si chiude il match. Al 90′ Scamacca ha subito l’occasione per segnare dopo aver ricevuto una grande palla in profondità di Barella: l’attaccante vede il portiere lontano dalla porta e cerca il pallonetto ma non inquadra lo specchio. Nel finale c’è gloria anche per El Shaarawy per il 5-2 che chiude il match. Appuntamento lunedì in Ucraina.
Federico Chiesa, autore di una doppietta nella sfida di questa sera con la Macedonia, ha commentato così la vittoria dell’Italia ai microfoni di Rai Sport: “La cosa importante è aver vinto. Nel secondo tempo purtroppo abbiamo preso due gol che non meritavamo di subire per come abbiamo giocato. Adesso ci giochiamo la qualificazione contro l’Ucraina”. Ancora sui due gol subiti nella ripresa: “Non ho visto un black out, ci sta di subire gol. Questa è la bellezza, qualche volta, del fatto di essere propositivi. Abbiamo dimostrato di voler dominare il gioco. Meritiamo il risultato che abbiamo ottenuto”.
“La partita è stata fatta dall’inizio alla fine tranne quel pezzo dove abbiamo preso due gol. Sono state fatte cose in maniera positiva. Dobbiamo ripartire da quanto fatto nel primo tempo, sapendo che nella ripresa abbiamo fatto qualcosa che era meglio non commettere. L’atmosfera allo stadio poi era stupenda”. Così Jack Raspadori, in gol nel 5-2 contro la Macedonia del nord all’OLimpico di Roma. “Questa partita – continua – ci lascia una vittoria importante, l’entusiasmo di lavorare con una bella prestazione. Sappiamo che lunedì abbiamo un’altra partita decisiva e la cosa da fare è recuperare nel migliore dei modi. Poi dovremo preparare la partita per vincere perchè indossare questa maglia è un onore”. A Leverkusen per vincere: “La mentalità deve essere quella”.