Italiani informati, ligi alle regole e poco ansiosi

Sondaggio su 2.300: abitudini, paure, cambiamenti con la pandemia VIDEO

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Italiani molto informati, rispettosi delle regole, preoccupati per i propri cari ma abbastanza fiduciosi sul futuro, non così ansiosi e impauriti come si potrebbe pensare, e con una situazione economica peggiorata, ma non troppo. E quanto emerge da un sondaggio ideato dal professor Claudio Puoti, infettivologo ed epatologo, responsabile del Centro di epatologia dell Istituto Ini di Grottaferrata, a cui hanno collaborato Paolo Soraci e Roberta Cimaglia, rispettivamente Dottore e Dottoressa in Psicologia, su “Pandemia e tratti psicologici ed economici degli individui” in tutta l emergenza Covid-19.

Un sondaggio partito su Fb e condiviso poi attraverso vari canali, a cui hanno partecipato 2.300 persone: il 74,5% donne e il 25,1% uomini, età media 47 anni (il 47,9% sposato, il 17,4% single, il 13% convivente), il 48,1% con un titolo universitario e il 45,5% con quello di scuola superiore, provenienti per il 47,8% dal Centro Italia, per il 29,8% dal Nord e il 22,4% dal Sud, con il 38,9% residente nel Lazio e il 13,2% in Lombardia, epicentro dei contagi italiani. I dati mettono in luce un quadro meno “allarmante” di quanto verrebbe spontaneo immaginare in questo momento. Ad esempio, riguardo alla propria situazione economica (facendo riferimento al periodo pre-pandemia e pre-quarantena) il 39,9% dei partecipanti ha risposto che è “leggermente peggiorata”, il 39,6% invariata, il 13,7% molto peggiorata, il 4,7% drammaticamente.

E risultato che la cosa che fa soffrire di più gli italiani è la preoccupazione che i propri cari si possano ammalare, per il 71,9%; il 57,5 soffre invece per l incertezza per il futuro, il 41,7% ha ammesso di soffrire la lontananza da altre persone (l 11,5% ha trascorso la quarantena da solo, il 28,2% con un altra persona), per il 32,7% pesano le incertezze economiche. Il 30,6% teme di ammalarsi o morire. Il sonno in questo momento delicato è stato giudicato nella media dal 35,8%, pessimo solo dal 10,2%; passando poi alla salute, stando fermi a casa il 34,4% non è ingrassato, o lo è di poco (il 27,6%). Davvero troppi chili per il 2,6%. Inoltre, il 36,2% ha visto cambiare di molto il proprio lavoro.

Ma cosa hanno fatto gli italiani in quarantena? Il 52,5% ha passato il suo tempo in cucina, il 49,6% al pc. Molte le persone ligie alle regole: l 80,4% ha detto di non aver mai violato le istruzioni e/o raccomandazioni del lockdown, solo lo 0,7% ha risposto “molto spesso”. E il 73,5% è uscito per la spesa; il 9,8% non è uscito di casa. Necessario e importante documentarsi sul coronavirus: il 45,6% ha detto di essersi informato moltissimo; la tv è stata la principale fonte di informazione, per il 67%, il 60% ha cercato notizie su siti dedicati, il 55% sui social network.

Infine, passando agli aspetti psicologici e alle emozioni vissute nell ultima settimana, il 26% ha detto di essersi sentito poco impaurito, a metà in una scala da 1 a 5; il 23,3% poco ansioso, sempre a metà della scala; il 15,1% ha risposto di essere “molto spesso in ansia” e il 18,8% “mai”. Il 40,9% si è detto poi per nulla depresso, moltissimo il 9,4; e alla domanda: il Covid ti fa paura? Il 30,3% ha risposto 3 in una scala da 1 a 5, il 34,9% ha detto di non aver per nulla paura di morire per il virus, moltissima paura invece solo per il 6,6%.