La legge di bilancio è approdata in Senato nella sua versione definitiva bollinata dal Quirinale. Un documento di 120 articoli con molte conferme e qualche novità tra cui l’ampliamento del reddito dei beneficiari del bonus Irpef da 80 euro che include così anche gli statali e si prevede la detraibilità Irpef del 19% per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale e interregionale fino a 250 euro annui. Oggi, alle ore 17, il presidente Pietro Grasso darà il via alla sessione di bilancio. Nel testo definitivo viene confermato lo stop dell’incremento dell’Iva per il 2018 ma dal 2019 l’aumento riparte rimodulato: l’aliquota Iva al 10% salirà di 1,5 punti percentuali dal 2019 e di altri 1,5 punti dal 2020; quella al 22% aumenterà di 2,2 punti percentuali dal 2019, di ulteriori 0,7 punti percentuali dal 2020 e di 0,1 punti dal 2021. Resta pure confermato l’aumento delle accise dal 2019. La cedolare secca al 10% per gli affitti a canone concordato non sarà strutturale bensì solo per il biennio 2018-2019 e restano fuori uffici e negozi. Viene rinviata di un anno l’Iri, l’imposta sul reddito di impresa per gli imprenditori individuali e le società in regime di contabilità ordinaria che era stata istituita con la scorsa finanziaria. Arriva un fondo ad hoc per la famiglia da 100 milioni di euro l’anno a partire dal 2018.
Si rafforzano le misure per combattere la povertà con l’ampliamento della platea dei beneficiari del Rei, il reddito di inclusione, in particolare sui nuclei con un disoccupato over 55; mentre per le famiglie con più di 5 figli l’assegno potrà arrivare fino a 534 euro. Dal primo gennaio 2018 raddoppia la tassa sui licenziamenti per le imprese in Cigs: l’aliquota pagata dai datori di lavoro viene innalzata dal 41% all’82% del massimale mensile di Naspl (la nuova indennità di disoccupazione) per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni. Per rifinanziare la Sabatini sugli investimenti ai macchinari d’impresa arrivano 330 milioni di euro e secondo quanto si legge nella relazione tecnica che accompagna il testo approdato a Palazzo Madama, si stima un volume corrispondente di investimenti pari a circa 4 miliardi di euro in macchine e impianti dal 2028 al 2023. Confermate anche le misure per le imprese e gli investimenti per Industria 4.0. La proroga di iper e super ammortamento ci sono ma l’iperammortamento resta al 250% mentre il superammortamento si abbassa dal 140% al 130%. In arrivo anche un credito d’imposta del 65% a favore dei progetti effettuati dalle fondazioni per la promozione del welfare di comunità: il credito d’imposta è riconosciuto fino ad esaurimento di risorse annue pari a 100 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021.
Introdotta poi l’Iva agevolata al 10% per i concerti, equiparata a quella già in vigore per il teatro. Misura che si affianca al nuovo bonus cultura per i diciottenni, a risorse per i musei e a nuove assunzioni per i beni culturali. Tra le conferme, il bonus per l’assunzione di giovani under 30 che per il solo 2018 varrà fino agli under 35: lo sconto sui contributi verrà revocato se il lavoratore viene licenziato nei seguenti sei mesi o se viene mandato a casa un lavoratore appartenente alla stessa unità produttiva e con la medesima qualifica. Prorogata di un anno (fino al 31 dicembre 2019 anziché fino al 31 dicembre 2018 come attualmente previsto) la sperimentazione dell’Ape volontaria. Nel testo della manovra il blocco di imposte e tributi locali per il 2018 (gli enti locali che però avevano deliberato nel passato una maggiorazione per gli anni 2016 e 2017 potranno mantenerla). A partire dal 2018, verrà introdotta una detrazione Irpef pari al 19% per chi assicura la propria casa contro il rischio di eventi calamitosi. Confermate le proroghe per un anno per il bonus energia, per le ristrutturazioni energetiche e per l’acquisto di mobili con il nuovo arrivato: lo sconto per la sistemazione del ‘verde’.