Un mito che resiste al tempo. Cinque anni fa, il 25 giugno 2009, il mondo diceva addio a Michael Jackson: il re del pop moriva a Los Angeles all’età di 50 anni, fatale per lui una overdose di farmaco anestetico alla vigilia di una serie di concerti a Londra che avrebbero dovuto riportarlo sul palco dopo una lunga assenza.Una morte che scatena polemiche e battaglie legali, il medico della popstar Conrad Murray in carcere per omicidio colposo, la lotta per l’eredità e l’affidamento dei figli: vicende che non hanno oscurato neanche per un momento il mito di Jacko. Un artista completo, cantante e ballerino, attore e sceneggiatore, che vanta il primato da Guinnes di oltre un miliardo di dischi venduti, amato dai fan e sempre controverso. Sul palco sin dal piccolo, la carriera inizia a 5 anni con i fratelli nei Jackson Five, Michael Jackson inventa un genere musicale e rivoluziona la musica tra anni Ottanta e Novanta, ma finisce anche al centro della cronaca per le accuse di pedofilia.Il mito musicale non ne viene scalfito: i suoi successi resistono in testa alle classifiche, fioccano mostre, spettacoli e iniziative di ogni tipo sulla sua vita personale e professionale, i suoi oggetti vanno all’asta per cifre esorbitanti. Proprio a cinque anni dalla morte L.A. Reid della Epic Records fa uscire “Xscape”, album di otto inediti che subito conquista la vetta delle classifiche mondiali. Jackson è il primo artista al mondo ad aver conquistato la top 10 della classifica Hot 100 di Billboard in cinque decenni diversi: una leggenda che fa storia.
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