Jasmine Trinca, sarò Ilaria Cucchi nel film di Cremonini

Jasmine Trinca sarà Ilaria Cucchi, la sorella del trentenne morto in carcere il 22 ottobre 2009 durante la custodia cautelare a Regina Coeli, in un film scritto e diretto da Alessio Cremonini (regista di ‘Border’) prodotto da Cinema 11 e distribuito da Lucky Red. E’ la stessa attrice romana, vincitrice a Cannes del premio per la migliore attrice nella categoria ‘Un crertain regard’, a raccontarlo a un ristretto gruppo di giornalisti alla 53esima Mostra del Cinema di Pesaro dove stasera presenterà in Piazza del Popolo ‘Fortunata’ di Sergio Castellitto. L’attrice, leggermente influenzata, prima di partecipare alla tavola rotonda conclusiva del festival pesarese, ‘L’attore nel cinema italiano contemporaneo’, parla del film sul caso Cucchi le cui riprese dovrebbero iniziare a fine anno. “E’ importante che su questa vicenda si faccia un film – racconta – perché il cinema può essere un valido mezzo di testimonianza evitando di spettacolarizzare la tragedia di questo ragazzo”.

Basato sugli atti processuali, il film racconterà la storia di Stefano Cucchi dall’arresto alla morte. Spiega Jasmine Trinca che “non sarà rappresentata alcuna scena di violenza di cui non ci sono testimonianze, ma sara’ messa in evidenza la noncuranza da parte di chi doveva aiutare quel ragazzo. Come è possibile – si chiede – che nessuno si sia accorto di quanto fosse grave?”. La pellicola, continua la Trinca, è scritta da Cremonini (“con forza sconquassante”) mentre Ilaria Cucchi, che non ha partecipato alla sceneggiatura, sarà comunque presente. “Io l’ho conosciuta a Roma quando mi ha chiesto di fare una lettura di brani del suo libro al ‘Memorial Cucchi'”, racconta l’attrice che poi spiega: “Il personaggio di Ilaria Cucchi da me interpretato sara’ diverso da quello che conoscete, non è ancora quella donna cambiata dalla tragica morte del fratello”. Il film, di cui lunedì la Lucky Red renderà noto il titolo e il nome del protagonista, racconta “cosa e’ accaduto prima e la presa di coscienza della tragedia dopo che questa e’ avvenuta”.