Cultura e Spettacolo

Johnny Dorelli, il più grande showman italiano compie 80 anni

Non c’è campo dello spettacolo che non abbia visto Johnny Dorelli protagonista di grandi successi: musica, radio, televisione, teatro e persino cinema. L’artista, dotato di charme, eleganza e grande ironia oggi compie 80 anni. E’ stato spesso anche agli onori delle cronache rosa con i suoi amori, da Lauretta Masiero a Catherine Spaak, fino a Gloria Guida. Giorgio Domenico Guidi è nato a Meda (Monza e Brianza), ha debutatto nel 1951 a soli 14 anni con il 78 giri Arrotino/Famme durmi’ per “La voce del padrone”. E’ rintrato in Italia nel 1955 e viene messo sotto contratto dalla CGD di Teddy Reno, per la quale ha inciso i primi 78 giri, soprattutto cover di brani statunitensi. Il primo successo, del 1956, è stato Calypso melody, inserita anche nella colonna sonora del film Totò, Peppino e le fanatiche in cui Dorelli recita una piccola parte. Altre famose canzoni del periodo sono: Tipitipitipso, Concerto d’autunno, Ma cosa importa a me, Refrain. Nel 1957 viene scelto dalla RAI per prendere parte, insieme a Nuccia Bongiovanni, al Musichiere di Mario Riva ma è statosostituito dopo solo tre puntate da Paolo Bacilieri. Ha partecipato a nove edizioni del Festival di Sanremo (1958, 1959, 1960, 1962, 1963, 1967, 1968, 1969 e 2007) arrivando otto volte in finale. Debutta al Festival di Sanremo nel 1958 in coppia con Domenico Modugno con Nel blu dipinto di blu, che ha vinto inaspettatamente il primo premio.

La coppia si è ripresentata l’anno successivo con Piove, ottenendo una nuova vittoria. Ha cominciato cosi’ a entrare nel cast fisso di alcune trasmissioni televisive, la prima delle quali è Buone Vacanze con il Quartetto Cetra e l’orchestra di Gorni Kramer. Sono gli anni di My funny Valentine, Boccuccia di rosa, Julia, Love in Portofino, Meravigliose labbra, Lettera a Pinocchio, tutti successi entrati in classifica. Ha inciso i due LP 30 anni di canzoni d’amore (1964) e Viaggio sentimentale (1965), quest’ultimo sorta di viaggio immaginario con canzoni dedicate a varie città. Dal 1963 in poi ha condotto spettacoli televisivi (Johnny 7, Johnny Sera, Se te lo raccontassi) in cui recita in numerosi sketch al fianco di attrici famose, creando il personaggio di Dorellik. Il nome di Johnny Dorelli è legato anche allo show radiofonico della domenica mattina Gran varietà, scritto da Amurri, Jurgens e Verde, per la regia di Federico Sanguigni. Dorelli lo ha inaugurato nel 1966 come conduttore, e ne presenta la maggior parte delle edizioni, fino alla conclusione nel 1979. Nel 1967 ha presentato a Sanremo, in coppia con l’autore Don Backy, L’immensità.

E’ tornato a Sanremo l’anno dopo, con La farfalla impazzita, scritta da Mogol-Battisti e presentata in coppia con Paul Anka. Nel 1968 ha interpretato la parte del conte Danilo nell’adattamento televisivo dell’operetta La vedova allegra, curato da Giuseppe Patroni Griffi e diretto da Antonello Falqui. Nel 1969 Dorelli ha presentato, insieme a Raimondo Vianello e alle gemelle Kessler, Canzonissima. E’ tornato alla ribalta grazie al successo dello spettacolo teatrale Aggiungi un posto a tavola del 1974. Tra il 1977 e il 1978 ha condotto con Mina la penultima edizione del programma radiofonico Gran varietà. Numerose sono le pellicole cinematografiche che lo hanno visto impegnato in diversi ruoli nel filone della commedia all’italiana (Una sera c’incontrammo, La presidentessa, Spogliamoci cosi’ senza pudor, Mi faccio la barca, Sesso e volentieri, A tu per tu) o di attore drammatico (Pane e cioccolata, Agnese va a morire, Il mostro). E ancora: Il cappotto di Astrakan, del 1979, State buoni se potete, del 1983, nel quale interpreta, con la regia di Luigi Magni, il ruolo di San Filippo Neri, con le musiche di Angelo Branduardi. Nel 2005 ha recitato in “Ma quando arrivano le ragazze?”.

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