Ha scelto l’Inter, ma in passato è stato vicino anche alla Juventus. “La verità è che la Juve mi voleva e ha parlato piùvolte con il mio procuratore, ma l’Inter era più interessata. Chiarisco una cosa: quando ero alla Fiorentina è stato scritto ‘Ciao Firenze vado alla Juvè. Volevo smentire tutto, ho passato 5 anni splendidi in viola, non avrei mai potuto dire una frase del genere. A Firenze sono stato benissimo. Insieme alla mia città natale Podgorica, è la città che mi è entrata nel cuore. Mi hanno accolto benissimo, adesso purtroppo dovrò giocarci contro ma sono un professionista – spiega Jovetic -. Con la Fiorentina ho segnato il mio gol più bello in Italia, proprio contro l’Inter, una rete che Handanovic si ricorda bene. E anche il più importante, quello allo Sporting Lisbona per andare in Champions League”. Sul suo rapporto con Ljajic,Jovetic dichiara: “Dopo Firenze speravo di giocarci ancora insieme, siamo amici da tanti anni. Quando ero in prima squadra al Partizan e lui nelle giovanili vidi subito che era fortissimo. Quando sono arrivato all’Inter e mi hanno chiesto dilui ho solo detto quello che pensavo. Speriamo di segnare tanto e vincere insieme”. È un’Inter con l’anima slava. “Ci troviamo bene, siamo amici anche fuori dal campo ma è tutto il gruppo a essere unito, siamo tutti dei bravi ragazzi. Senza il gruppo non fai i risultati anche se hai i migliori singoli. Brozovic fenomeno social? Non parla tanto neanche con noi, è un bravissimo ragazzo, è un personaggio”.
Sull’attacco nerazzurro che segna poco e sul suo rapporto con Icardi Jovetic spiega: “Sinceramente non sono infastidito, siamo primi e stiamo facendo bene. Ovviamente sarei più contento se avessi fatto 10 gol però purtroppo è andata così. Io e Icardi faremo tanti gol, la gente dice che siamo incompatibili ma non è così, con lui ho un ottimo rapporto sia dentro che fuori dal campo. Miglioreremo tanto, anche perchè insieme non abbiamo fatto molte partite, sei o sette”. Spazio anche per un parere sul presidente Thohir: “Le sue parole di stima fanno sempre piacere. Il presidente ci manda sempre messaggi, ci fa sentire la sua vicinanza. Noi dobbiamo cercare di ringraziarlo con delle vittorie”. Jovetic è stato protagonista di un grande desto: l’operazione al ginocchio pagata a Raicevic, il ragazzo montenegrino del BuducnostPodgorica: “Ero in Nazionale e ho sentito questa storia. Stava male da tre mesi, poteva essere a metà del recupero invece non poteva fare niente. L’ho chiamato, ci siamo sentiti e poi ha fatto la visita e l’operazione in Germania. Sono contento se posso aiutare i ragazzi”.