Cronaca

Julian Assange potrà sposarsi, ok da governatore prigione

Il fondatore di WikiLeaks Julian Assange e la sua compagna, l’avvocata Stella Moris, potranno sposarsi: l’autorizzazione è giunta dal governatore del carcere di Belmarsh a Londra, dove Assange è detenuto dal 2019, cioé da quando gli Stati Uniti hanno intentato una causa per la sua estradizione. Assange e Moris si incontrarono nel periodo in cui il fondatore di WikiLeaks, cittadino australiano, si trovava recluso – in fuga – presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, dove ha passato cinque anni e dove aveva chiesto asilo contro una richiesta di estradizione della Svezia. Hanno due figli.

Secondo un portavoce del carcere di Belmarsh “la richiesta del signor Assange è stata ricevuta ed elaborata secondo l’iter abituale dal governatore della prigione, come per ogni altro detenuto”. La coppia aveva però pubblicamente protestato perché la richiesta non era ancora stata accettata. “Sono sollevata e spero non ci siano altre interferenze” ha dichiarato adesso Moris. In Gran Bretagna i detenuti possono sposarsi in forza del Marriage Act del 1983 ma la decisione è demandata al governatore del carcere; il costo del servizio è pagato dagli sposi. Non è stata fissata una data per il matrimonio. In gennaio un giudice ha negato l’estradizione agli Stati Uniti, che hanno fatto appello; il caso è ancora aperto.

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