Juncker, non partigiano austerita’ ne’ chiusura frontiere

Il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker non si ritiene “partigiano dell’austerita’” nell’economia, cosi’ come non e’ un partigiano “della chiusura delle frontiere” fra i paesi che definisce “aberrante”. Lo ha detto questa mattina durante una conferenza al Parlamento europeo. Per quanto riguarda l’economia, Juncker ha detto di essere piuttosto “partigiano di un mix virtuoso fra il risanamento dei conti pubblici, le riforme e gli investimenti per la crescita, tre elementi che creano un insieme virtuoso”. Quanto a Schengen, Juncker ha ribadito la priorita’ di salvaguardarne l’unita’: “la Commissione ha fatto delle proposte, dalla redistribuzione al controllo delle frontiere esterne”. Secondo il presidente dell’esecutivo, i paesi devono scegliere se “essere un unico continente o dividerci fra singoli paesi”.