Politica

Kiev avanza a Kursk. Mosca: “Il collasso del regime ucraino è imminente”

Le forze ucraine continuano la loro offensiva nella regione russa di Kursk, dove hanno conquistato decine di insediamenti. La controffensiva di Kiev ha portato a progressi significativi sul campo, tanto che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito stamane su Telegram che “le forze ucraine stanno facendo ulteriori progressi nel Kursk, con avanzamenti di uno-due chilometri in zone diverse da questa mattina”. Zelensky ha anche annunciato la cattura di oltre 100 soldati russi, sottolineando che questo evento “accelererà il ritorno a casa dei nostri ragazzi”. Durante l’operazione, l’Ucraina ha inoltre rivendicato l’abbattimento di un cacciabombardiere russo Su-34.

Mentre l’offensiva ucraina avanza, la risposta del Cremlino non si è fatta attendere. Le autorità russe assicurano che gli attacchi sono stati respinti, con il Ministero della Difesa russo che ha dichiarato che le truppe avversarie hanno perso un totale di 2.300 effettivi dall’inizio dell’incursione, di cui 270 nelle ultime 24 ore. Il ministero ha inoltre diffuso un video che mostra un veicolo corazzato ucraino colpito da un drone Lancet nella regione di Kursk, sostenendo che si tratti di un mezzo di fabbricazione italiana.

Nel frattempo, in un’altra regione di confine, quella di Belgorod, è stato dichiarato lo stato d’emergenza a causa della “situazione estremamente difficile e tesa” provocata dai bombardamenti quotidiani delle forze ucraine. Secondo la Lituania, Mosca starebbe trasferendo uomini e mezzi dall’exclave di Kaliningrad verso la regione attaccata per rafforzare le difese e contenere l’avanzata ucraina. La battaglia si intensifica anche nel Donbass, dove la città di Avdiivka, situata a nord di Donetsk, continua ad essere teatro di scontri violenti. Le forze russe hanno dichiarato di aver distrutto diverse postazioni di artiglieria ucraine nella zona.

Tuttavia, secondo la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, l’offensiva ucraina nella regione di Kursk non è riuscita a distrarre l’esercito russo dal Donbass, definendo l’incursione oltre confine come “un atto di complicità della NATO”. Zakharova ha inoltre criticato duramente il governo di Kiev, affermando che “il regime degli usurpatori di Kiev, marcio dall’interno, si regge sul sostegno economico dell’Occidente, ma il suo collasso è questione di tempo”. Nonostante le dichiarazioni, la situazione sul campo resta fluida e i prossimi giorni potrebbero essere decisivi per l’evoluzione del conflitto.

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