“Kim Jong-un ha fatto fucilare il vicepremier”. Aveva opinione diversa sulle politiche forestali

Kim Jong-un avrebbe fatto giustiziare un altro degli esponenti più alti in grado della Corea del Nord, il vicepremier Choe Yong Gon. La notizia, impossibile da verificare in maniera indipendente, è stata diffusa dall’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, che dice di averla appresa da una fonte anonima “con conoscenza del Nord”. Choe, 64 anni, aveva assunto l’incarico di vicepremier a giugno 2014. La Yonhap sostiene che sarebbe stato fatto fuori da un plotone d’esecuzione a maggio di quest’anno, un mese dopo la presunta esecuzione del ministro della Difesa Hyon Hyong Chol.

Quest’ultimo caso non è mai stato confermato da Pyongyang, che tuttavia ha dato l’incarico che era di Hyon a Pak Yong Sik a luglio. Diversamente, a dicembre 2013, il regime nordcoreano aveva annunciato l’esecuzione di Jang Song Thaek, lo zio di Kim Jong-un, che in una prima fase della successione era stato considerato dagli esperti una specie di tutore del giovane leader. Il vicepremier non era stato visto in pubblico da dicembre dell’anno scorso, quando era apparso al terzo anniversario della morte di Kim Jong Il, precedente leader e padre di Kim Jong Un. Secondo le informazioni dell’agenzia sudcoreana, Choe sarebbe stato fatto fuori per aver espresso insoddisfazione rispetto alle politiche forestali di Kim Jong-un. Le notizie relative a questi sommovimenti nel regime vanno prese con le pinze. Secondo quanto scrive NK News, un sito di solito molto ben informato sulle questioni nordcoreane, recentemente l’utilizzo di fonti anonime ha portato i media sudcoreani a commettere diversi errori.

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