Kim Jong Un: “Pulsante nucleare sempre sulla mia scrivania”. Ex capo generali Usa: “Colpa di Trump”
Il dittatore ha promesso di concentrarsi quest’anno sulla produzione di testate nucleari
Il leader nordcoreano, Kim Jong Un, ha ribadito che potrebbe colpire gli Stati Uniti con un’arma nucleare in qualsiasi momento: “Il pulsante nucleare e’ sempre sulla mia scrivania”, ha minacciato. Ma ha anche detto che quelle armi non saranno usate a meno che il suo Paese non sia minacciato da un’aggressione. Nel suo discorso per il Nuovo Anno, Kim ha anche promesso di concentrarsi quest’anno sulla produzione di testate nucleari e missili. Poi, con toni piu’ concilianti, ha anche aperto la porta al dialogo con la Corea del Sud, dicendo che potrebbe inviare una delegazione ai Giochi olimpici invernali che si terranno nel Paese ‘cugino’ a febbraio. Le stazioni televisive della Corea del Sud hanno interrotto la trasmissione del discorso prima che finisse. I discorsi che Kim tiene il 1 gennaio hanno di solito fornito indicazioni sulla direzione politica dell’anno avvenire: un anno fa, il giovane dittatore aveva preannunciato che la Corea del Nord era nell’ “ultima fase” di lavoro per testare un missile balistico intercontinentale; e nel corso del 2017 ne ha lanciati tre. Oltre a questi test, nell’anno appena trascorso, la Corea del Nord ha anche fatto detonare il sesto e piu’ potente ordigno nucleare finora testato e ha lanciato piu’ di una dozzina di altri missili.[irp]
Intanto, dall’altra parte dell’Oceano, lancia l’allarme l’ex capo degli Stati maggiori congiunti (l’ufficiale piu’ alto in grado delle forze armate) sia sotto George W. Bush che Barack Obama, l’ammiraglio a 4 stelle, Mike Mullen, secondo il quale gli Stati Uniti sono ora “piu’ vicini che mai ad una guerra nucleare con la Corea del Nord”. Il tutto a causa della “incredibilmente deleteria” presidenza di Donald Trump. Cosi’ pericolosa da non lasciare alternative ad una soluzione diplomatica. “Secondo me l’incredibilmente pericoloso clima che si e’ creato ci lascia di fronte alla totale incertezza su come le cose finiranno. Ed in particolare siamo in realta piu’ vicini ad una guerra nucleare e nella regione di quanto lo siamo mai stati nel passato” ha denunciato Mullen secondo il quale “la retorica” esplosiva di Trump sopraffarra’ il pragmatico buon senso dei generali di cui si e’ circondato come mai alcun predecessore: il ministro della Difesa, Jim Mattis, il Consigliere per la Sicurezza Nazionale, H.R. McMaster ed il capo di gabinetto della Casa Bianca, John Kelly, tutti generali a formare una costellazione ‘pluristellata’, nel recente passato ai vertici delle forze armate Usa.[irp]