Kimoni preziosi e emozione, le giapponesi diventano maggiorenni

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Le ragazze vestite in preziosissimi kimono, con pellicciotto per ripararsi dal freddo, fiori e ornamenti nei cappelli; i ragazzi in giacca e cravatta: migliaia di giapponesi hanno festeggiato il loro passaggio all’età adulta a Tokyo, che non corrisponde al compimento dei nostri 18 anni.

E’ il “Giorno della Maggiore Età” in cui si ritrovano tutti i giovani che nell’anno scolastico hanno compiuto o compiranno vent’anni, e che ora potranno bere nei locali, fumare, votare. Una ricorrenza molto sentita nel Paese, soprattutto dalle ragazze che per l’occasione sfoggiano il loro vestito migliore e stanno attente ai più piccoli dettagli del look. Alcune iniziano a pensare un anno prima all’acconciatura e al trucco. Si tengono cerimonie in quasi tutti i comuni, la festa dei maggiorenni è comunitaria, un evento da condividere con i coetanei e che inizia con un antico rito samurai in cui si ricordano ai 20enni le loro responsabilità e i loro doveri da adulti. “Sono ancora una studentessa – dice una ragazza – ma voglio iniziare a lavorare in poco tempo e rendermi indipendente”. “Io comincerò subito a lavorare, conto di dare il massimo, ora sono adulta, ho delle responsabilità” dice un’altra molto emozionata. In Giappone questa festa è antichissima e si celebra da tempo il secondo lunedì dell’anno. Ma è solo dal 1876 che la maggiore età è stata portata ai 20 anni. Prima i ragazzi diventavano adulti a 15 anni, le ragazze a 13.