Legge elettorale, cresce l’Italicum corretto ma manca posizione Pd
Il relatore Mazziotti: obiettivo resta testo base domani. Oggi vede dem
Salgono in commissione Affari costituzionali della Camera che si sta occupando della legge elettorale le quotazioni dell’Italicum corretto. Durante la riunione di oggi, infatti, anche Forza Italia ha dato la sua disponibilità a partire da lì per l’adozione del testo base. Il deputato azzurro, Francesco Paolo Sisto, ci tiene a spiegare che il suo partito resta favorevole in prima istanza al proporzionale. “Noi – sottolinea – siamo fermi sulla proposta Brunetta, che prevede inoltre collegi sul modello provinciale e un premio alla coalizione al 40%. Ma per uscire dall’impasse e offrire un contributo perché ci possa essere finalmente un testo base, ci siamo dichiarati d’accordo anche a estendere l’Italicum corretto al Senato”. Un modo anche per rigettare la proposta, che circolava nelle ultime ore, di un sistema che prevedesse un 50% di proporzionale e un 50% di collegi uninominali. “Voglio dire chiaramente – osserva Sisto – che qui dentro alla commissione questa proposta non esiste, bisogna smetterla con questo sport delle proposte fatte circolare sui giornali. Inoltre, un testo base non impegna nessuno”.
A non essersi espresso ancora, tuttavia, è il Pd che nel pomeriggio avrà un incontro con il presidente della commissione, Andrea Mazziotti. “Ci auguriamo – spiega il capogruppo dem in commissione, Emanuele Fiano – che ci siano le condizione perché domani venga presentato il testo base”. La proposta troverebbe anche il favore del M5s. “Abbiamo formalizzato – spiega Danilo Toninelli – la nostra proposta di sintesi tra Italicum corretto e proposta Fragomeli. Da parte nostra c’è una totale apertura, non ci impicchiamo al Legalicum e sulla base di questa disponibilità ampia siamo pronti a votare il testo base”. Sull’estensione dell’Italicum corretto come testo base si è espressa a favore anche Mdp (purché si eliminino i capilista bloccati), oltre a Civici e Innovatori, mentre Sinistra italiana si sarebbe dichiarata contro qualsiasi sistema che preveda premi di maggioranza. Contrari anche i verdiniani. D’accordo invece Fdi che, con Ignazio la Russa, avanza anche una proposta per bypassare il problema dei capilista bloccati. “C’è un modo per superarlo surrettiziamente. Si potrebbe estendere – afferma – il numero delle candidature multiple anche fino a un ipotetico 100%. In questo caso sarebbero i partiti a decidere di fatto se mettere capilista bloccati oppure no”. Domani il relatore potrebbe presentare il testo base. “L’obiettivo – spiega Mazziotti – resta quello. Vediamo cosa emerge dall’incontro con il Pd e vediamo”.