La Brexit continua a far paura ai britannici. Miller: si rischia la frammentazione dei mercati

GRAN BRETAGNA Parla la manager che ha vinto il ricorso presso l’Alta Corte e che verrà esaminato il 5-8 dicembre

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“La City rappresenta una grande risorsa per questo paese e per l’Unione Europea: il 20% dei lavoratori della City proviene dai 27 paesi dell’Ue. C’è un patrimonio di conoscenza che non ha eguali. Il rischio è che si vada verso la frammentazione dei mercati. L’asset management ad esempio potrebbe spostarsi in Lussemburgo, con una perdita di efficienza difficilmente recuperabile”.

Lo afferma Gina Miller (foto), la manager che ha vinto il ricorso presso l’Alta Corte contro il diritto rivendicato dall’esecutivo britannico d’invocare l’articolo 50 senza passare per un voto del Parlamento, in un’intervista al Sole 24 Ore. “I mercati hanno reagito positivamente alla decisione dell’Alta Corte ed è prevedibile che succederà la stessa cosa quando si esprimerà la Corte Suprema sul ricorso del governo: il consenso sta crescendo, altre aree del paese stanno sostenendo la nostra causa a cominciare dalla Scozia”, dice Miller, secondo cui “la realtà è che il governo non ha un piano preciso per uscire dall’Unione europea e a quel punto non avrà alternative che accettare il confronto e il voto del Parlamento”. Per Miller la Corte Suprema, cui si è appellata la premier inglese Theresa May, “rigetterà il ricorso perché il problema non è legale, è politico. Ci aspettiamo una decisione prima di Natale”. Quanto ai prossimi mesi, “credo che si andrà verso le elezioni anticipate, quasi sicuramente la prossima primavera”. Intanto, la Corte Suprema britannica ha annunciato di aver fissato nel suo calendario quattro sedute, dal 5 all’8 dicembre, per esaminare il ricorso del governo contro la pronuncia dell’Alta Corte, secondo cui il parlamento dovrà essere consultato prima dell’avvio della procedura di uscita dell’Unione europea. Tutti gli 11 giudici supremi parteciperanno alle udienze e, secondo un comunicato, la loro decisione sarà resa nota “probabilmente con il nuovo anno”.