La Buona scuola o il topless? Alla fine solo l’ex ministro Stefania Giannini paga per tutti
Alla fine è solo l’ex ministro all’Istruzione Stefania Giannini a pagare per tutti. “Come si può vedere dalla sua composizione, il governo proseguirà nell’azione di innovazione dell’esecutivo Renzi”. Non c’era certo bisogno di questa frase, pronunciata da Paolo Gentiloni subito dopo aver letto la lista dei ministri, per capire che il suo è la copia conforme dell’esecutivo che lo ha preceduto. Ministri confermati in blocco, sottosegretari che diventano ministri, ministri (è il caso di Maria Elena Boschi) che diventano sottosegretari. Qualche, pochi, volto nuovo.
Insomma, a ben vedere quello di Gentiloni è stato il classico ballo delle poltrone. Con un’unica eccezione. Solo una persona, infatti, sembra aver pagato per tutti: il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Persino Giuliano Poletti, che veniva dato in uscita per motivi personali, è stato confermato. Ma Stefania no. Al suo posto arriva Valeria Fedeli. E in molti si interrogano su questa decisione. Certo, la riforma della “buona scuola” non è stata un successo. Ma anche quella della Pubblica Amministrazione messa a punto da Marianna Madia ha avuto i suoi problemi, eppure lei è stata confermata. Perché tanto risentimento nei confronti della povera Stefania? Vuoi vedere che le hanno fatto pagare quel topless sfoggiato a favore di paparazzi? Bacchettoni.