La Camera commemora Bodrato, scomparso lo scorso 8 giugno
Rosato: “Espressione di epoca in cui partiti sapevano dialogare”
L’Aula della Camera ha ricordato oggi Guido Bodrato, ex parlamentare e ministro Dc di cui è stato un protagonista di primo piano, scomparso lo scorso 8 giugno all’età di 90 anni. Tre volte ministro – alla Pubblica istruzione e al Bilancio negli Anni Ottanta dei governi Forlani e Spadolini, e all’Industria, nel governo Andreotti del 1991-1992- e poi deputato, europarlamentare ma anche direttore del Popolo, Bodrato è stato, ha ricordato l’ex segretario del Pd Enrico Letta, prendendo la parola nell’emiciclo di Montecitorio, “un grande protagonista del Parlamento, della storia politica italiana”. “Guardando alla politica di oggi Guido Bodrato era ed è – aveva scritto sempre Letta in occasione della sua scomparsa – un faro della buona politica, la più alta forma di carità come fu definita da Paolo VI”.
“Il suo curriculum è molto denso di incarichi istituzionali e politici. E’ stato un importante animatore culturale del panorama politico e sociale italiano: per il suo impegno a scuola, nell’Azione cattolica, come direttore del Popolo. Lo è stato, fino all’ultimo, sulla politica e anche sulle questioni dell’attualità, grazie a un pensiero sempre ricco e sempre attuale” ha osservato poi il deputato di Italia Viva Ettore Rosato. “Ricordo Guido Bodrato come una persona di grande affabilità. All’orgoglio delle sue idee non faceva mai mancare il rispetto per le idee degli altri. E’ stato l’espressione di un’epoca in cui i partiti politici possedevano capacità di dialogo e accoglienza, di costruzione del futuro e di far crescere i giovani. Con la scomparsa della sua generazione, abbiamo perso questa capacità di includere e attrarre. Per tutto questo gli dobbiamo una grande riconoscenza”, ha concluso.