La carica di Florenzi: “Daremo il 150% per andare in Russia”
Il romanista in Nazionale dopo la doppia rottura del crociato
A distanza di poco più di un anno dall`ultima convocazione, domenica pomeriggio Alessandro Florenzi è tornato a varcare il cancello di Coverciano. La doppia rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro che lo ha tenuto per mesi lontano dai campi è ormai alle spalle: “E` un orgoglio tornare in Nazionale – dice in conferenza stampa – sono carico e in forma. Siamo un gruppo affiatato e con un obiettivo comune, vogliamo dare il 150% per andare al Mondiale. Ognuno di noi sogna di giocare un Mondiale, non ci sono riuscito nel 2014 e voglio morire sul campo per giocare quello del 2018. Contro la Svezia ci vorranno tanta fame, cattiveria ed esperienza, ma anche i giovani dovranno fare la loro parte”. Il 17 giugno 2016 a Tolosa Florenzi era in campo, schierato da Conte nell`undici titolare che superò 1-0 la Svezia conquistando con una giornata di anticipo la qualificazione agli ottavi di finale dell`Europeo: “In quella partita ho giocato a sinistra – ricorda – abbiamo fatto una grande gara sotto tanti punti di vista e dovremo cercare di ripeterci, pur sapendo che non sarà facile. Conterà poco il modulo, mentre sarà fondamentale il modo in cui affronteremo il match sotto l`aspetto caratteriale. Siamo certi che faremo bene, non sarà facile, ma abbiamo un grande gruppo. E poi di solito quando l`Italia attraversa dei momenti di difficoltà sa tirare fuori il meglio di sé”. Dopo aver fatto gli auguri a Gigi Riva per il suo 73° compleanno e aver salutato l`addio al calcio di Andrea Pirlo (“un maestro nel suo ruolo, così come De Rossi”), Florenzi sottolinea il valore della Svezia: “Ha tanti giocatori che militano in campionati internazionali, nel girone ha eliminato una squadra del valore dell`Olanda. Senza Ibrahimovic fa un po` meno paura, pur avendo comunque attaccanti di livello. Noi però abbiamo i difensori migliori del mondo. Non sarà una partita facile per noi, ma anche la Svezia troverà una squadra agguerrita”.