La casa de ‘Il postino’ rischia di essere confiscata

La casa de ‘Il postino’ rischia di essere confiscata
22 gennaio 2015

di Gianluca Rossellini

E’ la storia di una lite finita in tribunale. I protagonisti sono il proprietario dell’abitazione che fu set del film di Massimo Troisi, ‘Il postino’, Giuseppe Cafarella, e Dimitri Salonia, proprietario di una grotta. “Ci fu una lite nel 2010 alle Balate nel luogo dove fu girato il film – racconta Salonia, pittore e avvocato -. Cafarella si voleva appropriare di una grotta di mia proprietà usata da lui stesso per custodire la barca. Addirittura, un giorno Caffarella abbatté un cancello in ferro che avevo collocato proprio davanti l’ingresso della grotta”.  La causa giudiziaria si è risolta negli scorsi giorni e ora c’è anche la possibilità della confisca dell’abitazione che nella pellicola fu quella di Philippe Noiret. Il tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto (Me) ha assolto, difatti, il pittore messinese dall’accusa di aggressione e minacce nei confronti di Cafarella. Era stato lo stesso proprietario ad accusare Salonia e la figlia per averlo picchiato e minacciato al culmine della lite.

“Sono felice per l’esito di questa causa che dimostra la mia innocenza”, dice Salonia. Tra i due, in questi ultimi anni, ci sono stati diversi strascichi giudiziari e decine di cause intentate. Non ultima, una denuncia di Salonia, sempre nei confronti di Cafarella, per calunnia e diffamazione. Non solo, il pittore ha anche chiesto al Comune di Salina di confiscare la casa di Cafarella se non si sarebbe attenuto alle disposizioni dell’ufficio urbanistica di demolire parte del fabbricato perché abusivo. Salonia, infine, auspica che l’abitazione oramai famosa in tutto il mondo, sia utilizzata dall’amministrazione comunale come “Casa Museo” del film “Il Postino”.

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