Economia

La Cina alla conquista dell’Africa, a Pechino i leader del continente

La Cina continua a corteggiare i paesi dell’Africa. Il presidente Xi Jinping ha tenuto una serie di incontri con leader africani, affluiti a Pechino per prendere parte al Nono Forum sulla Cooperazione Cina-Africa (FOCAC), che inizierà mercoledì.

La Cina è stata il più grande partner commerciale dell’Africa negli ultimi 15 anni, con un volume commerciale che nel 2023 ha raggiunto un record di 282,1 miliardi di dollari. Il deficit commerciale complessivo dell’Africa rispetto alla Cina è aumentato l’anno scorso a 64 miliardi di dollari, anche se il divario si è ridotto nella prima metà del 2024 grazie alle importazioni in rapida crescita dall’Africa di prodotti agricoli, metalli, materie prime critiche per i nuovi settori energetici cinesi. Gli investimenti diretti dalla Cina hanno raggiunto i 40 miliardi di dollari nel 2023, rendendola una delle principali fonti di investimenti esteri in Africa.

Ancora, le istituzioni finanziarie cinesi hanno fornito più di 170 miliardi di dollari in crediti, prestiti e sovvenzioni alle nazioni africane tra il 2001 e il 2022, principalmente per finanziare progetti infrastrutturali legati all’Iniziativa Belt and Road, voluta dal Xi. Secondo l’agenzia di stampa statale Xinhua, almeno 50 capi di stato e di governo africani visiteranno Pechino per il forum. Pechino ha definito l’evento di tre giorni come il più grande “evento diplomatico di rilievo” ospitato dalla Cina negli ultimi anni. Xi ha incontrato il presidente della Repubblica democratica del Congo, Félix Tshisekedi, promettendo di approfondire la cooperazione nei settori dell’agricoltura e della lavorazione dei metalli, per aiutare il paese a “trasformare le risorse in slancio per lo sviluppo”. Il leader cinese ha inoltre promesso di consolidare la “fiducia politica reciproca”, affermando che i due paesi sono “compagni di viaggio sulla strada della modernizzazione e dovrebbero essere amici stretti con aspirazioni simili e benefici reciproci”.

 

 

La RDC fornisce oltre il 60% del cobalto della Cina, un componente chiave nelle batterie per veicoli elettrici ed elettronica, rendendola un attore chiave nella transizione dell’Asia verso l’energia verde. All’inizio di quest’anno, due società cinesi – Sinohydro Corp e China Railway Group – hanno accettato di investire fino a 7 miliardi di dollari in infrastrutture per sostenere la joint venture Sicomines per rame e cobalto. Xi ha inoltre incontrato oggi anche i leader di Gibuti, Comore, Mali e Togo, paesi che hanno elevato i loro rispettivi partenariati bilaterali al livello di “partenariato strategico”. Ismail Omar Guelleh, presidente di Gibuti, ha detto a Xi che il suo paese attende con impazienza di “rafforzare la comunicazione e la collaborazione nell’attuale situazione internazionale e regionale” per “promuovere la sicurezza e lo sviluppo regionale”.

Gibuti è un paese particolarmente importante per Pechino nel Corno d’Africa, perché ospita l’unica base navale della marina cinese al di fuori del territorio nazionale. Incontrando il colonnello Assimi Goita, presidente ad interim del Mali controllato da una giunta militare, Xi ha dichiarato che la Cina ha “sostenuto l’autodeterminazione del popolo africano nel decidere il proprio destino futuro”. Goita, dal canto suo, ha lodato la posizione di Pechino di “opposizione all’interferenza negli affari interni di altri paesi”. Particolarmente attivo, è anche in queste ore anche il ministro degli Esteri cinese Wang Yi. Tra gli incontri, di particolare quello con il ministro degli Esteri sudaricano Ronald Lamola, avvenuto ieri. La Cina e il Sudafrica hanno “aderito all’etica diplomatica di sfidare il potere e sostenere la giustizia”, con i loro legami che ispirano e promuovono “l’unità e l’auto-miglioramento” del Sud Globale, ha detto Wang a Lamola, secondo il resoconto dell’incontro fornito dal ministero degli Esteri cinese.

Lamola ha detto che il suo paese sostiene il crescente ruolo della Cina nelle piattaforme multilaterali come il G20 e i Brics. Incontrando la ministra degli Esteri senegalese Yassine Fall ieri, Wang ha lodato il ruolo del Senegal come co-presidente del FOCAC e ha detto che Pechino sostiene fermamente i paesi africani nella salvaguardia dei loro legittimi diritti allo sviluppo. Il Senegal ha ospitato l’ultimo FOCAC nella sua capitale Dakar nel novembre 2021, con Xi che ha tenuto un discorso virtuale. Il FOCAC di quest’anno affronterà quattro temi principali: governance, industrializzazione e modernizzazione agricola, pace e sicurezza, e lo sviluppo dell’iniziativa Belt and Road di Pechino. L’evento si concluderà con due documenti – una “dichiarazione d’intenti” e un “piano d’azione” – per guidare la cooperazione Cina-Africa nei prossimi tre anni.

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